In parole povere è la sintesi dell'Io, di quell'Io cosciente di se stesso e partecipe della vita circostante in forma attiva. Rivela la maggiore o minore possibilità di estrinsecazione dell'Io nell'attività, nella manifestazione di se stesso e la maggiore o minore vitalità fisica e morale. Rappresenta cioè una presa di posizione nei confronti della vita che dà la misura dell'individuo. Per capire i suoi significati simbolici dobbiamo rifarci al fatto che il Sole è una stella in quanto ha raggiunto una massa sufficiente per scatenare una reazione atomica sviluppando un'energia e dunque un calore enormi in un universo gelido. Tale calore ha consentito lo sviluppo della vita sul pianeta che si trovava alla distanza giusta per usufruirne, ossia la Terra.
Secondo la Morpurgo (e l'astrologia dialettica da lei fondata) è opinione che nella nostra memoria inconscia rimanga inciso il ricordo di quanto determinò la formazione di ogni singolo corpo celeste del nostro sistema planetario. Una teoria affascinante che propone legami tra micro e macrocosmo che vanno ben al di là della comprensione del nostro mondo occidentale, tutto orientato verso una visione parziale della realtà, ma che trovano riscontro in molte altre filosofie per lo più di stampo orientale, nonostante attualmente anche in occidente inizino a prendere piede teorie unificanti, che mirerebbero a leggere le varie conoscenze prospettate dalle diverse branche della scienza sotto forma di un unico messaggio integrato (la psicanalisi forse fu la prima tra le scienze ufficiali a proporre un abbozzo iniziale di tale concetto).
Ad ogni modo nel caso del Sole il rapporto tra la sua definizione astrofisica e la sua traduzione astrologico-comportamentale è chiarissimo. L'equazione vita = energia e vita = calore, regola il modo di pensare della maggioranza della popolazione terrestre, e giunge sino a manifestazioni semplicistiche e sotto gli occhi di tutti nella quotidianità, alcune favorite dalla recente facilità a viaggiare da una parte all'altra del globo, come la caccia al sole e alla calura in ogni stagione dell'anno, l'orrore del freddo e dell'inverno, nonché, in molti casi, l'orrore dell'oscurità come simbolo di morte.
Questa essenzialità del Sole è anche motivo e parte integrante della sua semplicità.
L'importanza di vivere difatti è un imperativo categorico che deve imprimersi in ogni essere umano nel modo più diretto e senza complesse sovrastrutture aggiuntive che rischierebbero di deturpare il messaggio fondamentale originario.
Le complessità simboliche tipiche dei pianeti sono dunque totalmente ignote al Sole, che in compenso acquista tutta una serie di variazioni schematiche legate alla sua presenza nei dodici segni zodiacali: esso infatti stabilendo il ritmo delle stagioni, tende ad assicurare le possibilità di vita in qualsiasi condizione.
Ecco perché risulta difficile parlare del Sole in sé, in quanto ad esempio, il Sole in Aquario detterà una struttura comportamentale che altera in buona misura il concetto generico di solarità, anzi in tal caso si tende a parlare addirittuta di antisolarità dell'Aquario.
Da qui scaturisce una considerazione importantissima: l'equazione vita = energia vale finché esiste il suo deterrente, ovvero quell'universo gelido che impedisce al calore solare di bruciare tutto indiscriminatamente.
Il ritmo delle stagioni, e la dialettica zodiacale che lo sorregge, ci ricordano che, per assicurare la conservazione e l'evoluzione della vita sul nostro pianeta, il Sole deve subire una serie ciclica di processi di adattamento entrando, per così dire, in simbiosi con i dodici segmenti zodiacali che occupa via via nel corso dell'anno.
Se da una parte è dunque legittimo dire che il Sole crea il segno, dall'altro si può benissimo dire che ogni segno crea un tipo di Sole particolare, e di conseguenza un particolare modo di vivere e di affrontare i problemi dell'esistenza.
Quando si interpreta un tema natale nel considerare i significati del Sole non bisognerebbe mai dimenticare queste sue capacità camaleontiche, fermo restando che l'essenziale funzione energetica e vitale della nostra stella riesce a manifestarsi anche sotto la scorza dei segni più saturniani (Aquario, Bilancia e Capricorno).
Tutto sta nello scoprire quali strumenti utilizzerà e quali ostacoli incontrerà tale funzione per manifestarsi.
Il carattere semplice o addirittura semplicistico del Sole si carica così di complicazioni che richiedono a volte virtuosismi interpretativi.
Consideriamo ora, per vederci più chiaro, le due sedi principale del Sole: il domicilio-Leone e l'esaltazione-Ariete. Nello schema ideale della domificazione entrambi i segni si troverebbero sotto la linea dell'orizzonte, ossia in quel settore che propone all'uomo di accettare, ricalcando uno schema fisso, e prolungare ciò che ha trovato attorno a sé al momento della nascita.
"Io vivo!" dice il Sole in Ariete-Casa prima, "Io mi riproduco!" dice il Sole in Leone-Casa quinta.
Entrambi i segni (e le Case corrispondenti) sono, ancor più che vitali, vitalistici.
Per le persone vitalistiche bruciare energie, in qualsiasi modo, diventa imperativo: esse non fanno distinzione tra la quantità delle loro azioni e la qualità di quanto realizzano, perché è solo la quantità che conta. Vivono dunque dalla mattina alla sera, e spesso dalla sera alla mattina, in una serie di piccole esplosioni atomiche a livello individuale, che le gratificano in modo profondo.
Sulla base di questa tendenza comune, Leone e Ariete presentano alcune differenze molto importanti, stabilite dalle associazioni planetarie.
Il Sole-Leone ci dice che con l'inizio della vita inizia il conteggio del tempo che all'origine è lentissimo. Di questo Tempo il Sole-Leone si sente padrone e dominatore assoluto e ciò si traduce in uno sfolgorante immobilismo.
Assorto nella contemplazione della propria magnificenza, non avverte necessità di evoluzioni e mutamenti (proposti invece dall'opposto Nettuno-Aquario) e nemmeno il desiderio di provvedere alla propria durata (suggerito dall''opposto Saturno).
In questa sua sede domiciliare naturale l'assenza di pianeti sessuali e l'opposizione ad un segno neutro come l'Aquario fa si che il Sole si presenti quale fonte di vita indifferentemente per entrambi i sessi.In Ariete, dove si trova affiancato da Marte e Plutone, indispensabili per scatenare la sessualità riproduttiva maschile e quindi il contatto col partner, è invece costretto a visualizzare la femminilità dell'opposta Bilancia con cui accoppiarsi e automaticamente prende coscienza di una struttura differenziata e differente. Insomma non è più l'Uno unico, meravigliosamente compatto e autosufficiente (il mito censorio dell'Uno, origine di tutte le cose, viene proprio da qui, mentre ormai la teoria della relatività ci ha insegnato che l'uno non esiste neppure, se non c'è un due); ma è la metà di un tutto. Il Sole-Ariete è dunque più complesso del Sole-Leone e perde gran parte della sua sicurezza compensandola con l'aggressività.
Non riesce più a dire "Io sono il migliore!" e ciò lo induce a cercare a tutti i costi un primato ottenuto trionfando aggressivamente sugli altri, il che è quasi sempre segno di insicurezza anziché di forza.Per quanto riguarda l'applicazione di questi due dictat ("Io sono il migliore" e "Io sono il primo") alle altre dieci realtà zodiacali, diciamo che essi rimangono fondamentalmente gli stessi per tutti i segni, proprio perché il messaggio condizionante volto ad imporci di vivere e di riprodurci non può mai spegnersi, pena l'estinzione della specie.
La cosa importante nell'interpretazione di un tema è di identificare quali accorgimenti usi un Sole, poniamo in Cancro o in Pesci, per essere vitale senza essere vitalistico, o per conquistare un primato senza ricorrere all'aggressività.
In altre parole come si tradurrà la voglia di vivere di un determinato individuo? Quali strade imboccherà per manifestarsi? Quale importanza darà a se stesso?
E' proprio dall'esame del Sole in un tema di nascita che possiamo ricavare una diagnosi di come l'individuo affronta e risolve o meno i suoi problemi di identità.
La seconda pulsione solare ("Io sono vivo perché mi riproduco") può risultare attenuata da alcuni segni natali e soprattutto da alcune Case, quali per esempio l'undicesima o la dodicesima, nonché dalla presenza di pianeti antileonini, quali Saturno e Nettuno, in Casa prima o in Casa quinta.
La Logica/Saturno e la Metamorfosi/Nettuno infatti in tali casi incrinano il bisogno di prolungare la propria immagine nella riproduzione di se stessi.
Per inciso va ricordato che tale bisogno suggerisce la lotta imbecille, ma intramontabile che si scatena attorno alla culla di un neonato tra le famiglie di entrambi i genitori per decidere a chi assomigli il poverino. L'idea nemmeno tanto inconscia di aver riprodotto noi stessi nella nostra discendenza diretta e viceversa, quasi fosse una garanzia di poter così conquistare l'eternità, sembra proprio un deterrente alla paura del Tempo che accelera, accorciando in tal modo la vita del singolo.
Non dobbiamo dimenticare altresì che il Sole rappresenta poi anche la vita in senso letterale del termine, al punto che la sua simbologia si identifica con l'organo il cui funzionamento (sino all'invenzione dell'elettroencefalogramma) fu ritenuto baluardo contro la morte, ossia il cuore.
Così alcune posizioni del Sole e alcuni suoi aspetti con altri pianeti, possono determinare nel soggetto una scarsa voglia di vivere in generale, manifestandosi soprattutto in concomitanza di transiti problematici.
Ciò vale sia per i soggetti femminili che per i soggetti maschili, con ovvie differenze di comportamento.
Una donna Cancro tendenzialmente vedrà nell'uomo il protettore che la difende, mentre l'uomo Cancro, lunarizzato in partenza, inverte i ruoli e, salvo particolari valori marziani nel tema, preferisce essere protetto anziché protettore.
I segni nettamente solari pongono invece problematiche più sottili ai soggetti femminili, poiché una donna Ariete, ad esempio, pur avendo impresso nella mente un ideale di uomo molto convenzionale (sportivo, battagliero, aggressivo), dopo averlo conquistato, vorrà dominarlo a sua volta!
Secondo la Morpurgo (e l'astrologia dialettica da lei fondata) è opinione che nella nostra memoria inconscia rimanga inciso il ricordo di quanto determinò la formazione di ogni singolo corpo celeste del nostro sistema planetario. Una teoria affascinante che propone legami tra micro e macrocosmo che vanno ben al di là della comprensione del nostro mondo occidentale, tutto orientato verso una visione parziale della realtà, ma che trovano riscontro in molte altre filosofie per lo più di stampo orientale, nonostante attualmente anche in occidente inizino a prendere piede teorie unificanti, che mirerebbero a leggere le varie conoscenze prospettate dalle diverse branche della scienza sotto forma di un unico messaggio integrato (la psicanalisi forse fu la prima tra le scienze ufficiali a proporre un abbozzo iniziale di tale concetto).
Ad ogni modo nel caso del Sole il rapporto tra la sua definizione astrofisica e la sua traduzione astrologico-comportamentale è chiarissimo. L'equazione vita = energia e vita = calore, regola il modo di pensare della maggioranza della popolazione terrestre, e giunge sino a manifestazioni semplicistiche e sotto gli occhi di tutti nella quotidianità, alcune favorite dalla recente facilità a viaggiare da una parte all'altra del globo, come la caccia al sole e alla calura in ogni stagione dell'anno, l'orrore del freddo e dell'inverno, nonché, in molti casi, l'orrore dell'oscurità come simbolo di morte.
Questa essenzialità del Sole è anche motivo e parte integrante della sua semplicità.
L'importanza di vivere difatti è un imperativo categorico che deve imprimersi in ogni essere umano nel modo più diretto e senza complesse sovrastrutture aggiuntive che rischierebbero di deturpare il messaggio fondamentale originario.
Le complessità simboliche tipiche dei pianeti sono dunque totalmente ignote al Sole, che in compenso acquista tutta una serie di variazioni schematiche legate alla sua presenza nei dodici segni zodiacali: esso infatti stabilendo il ritmo delle stagioni, tende ad assicurare le possibilità di vita in qualsiasi condizione.
Ecco perché risulta difficile parlare del Sole in sé, in quanto ad esempio, il Sole in Aquario detterà una struttura comportamentale che altera in buona misura il concetto generico di solarità, anzi in tal caso si tende a parlare addirittuta di antisolarità dell'Aquario.
Da qui scaturisce una considerazione importantissima: l'equazione vita = energia vale finché esiste il suo deterrente, ovvero quell'universo gelido che impedisce al calore solare di bruciare tutto indiscriminatamente.
Il ritmo delle stagioni, e la dialettica zodiacale che lo sorregge, ci ricordano che, per assicurare la conservazione e l'evoluzione della vita sul nostro pianeta, il Sole deve subire una serie ciclica di processi di adattamento entrando, per così dire, in simbiosi con i dodici segmenti zodiacali che occupa via via nel corso dell'anno.
Se da una parte è dunque legittimo dire che il Sole crea il segno, dall'altro si può benissimo dire che ogni segno crea un tipo di Sole particolare, e di conseguenza un particolare modo di vivere e di affrontare i problemi dell'esistenza.
Quando si interpreta un tema natale nel considerare i significati del Sole non bisognerebbe mai dimenticare queste sue capacità camaleontiche, fermo restando che l'essenziale funzione energetica e vitale della nostra stella riesce a manifestarsi anche sotto la scorza dei segni più saturniani (Aquario, Bilancia e Capricorno).
Tutto sta nello scoprire quali strumenti utilizzerà e quali ostacoli incontrerà tale funzione per manifestarsi.
Il carattere semplice o addirittura semplicistico del Sole si carica così di complicazioni che richiedono a volte virtuosismi interpretativi.
Consideriamo ora, per vederci più chiaro, le due sedi principale del Sole: il domicilio-Leone e l'esaltazione-Ariete. Nello schema ideale della domificazione entrambi i segni si troverebbero sotto la linea dell'orizzonte, ossia in quel settore che propone all'uomo di accettare, ricalcando uno schema fisso, e prolungare ciò che ha trovato attorno a sé al momento della nascita.
"Io vivo!" dice il Sole in Ariete-Casa prima, "Io mi riproduco!" dice il Sole in Leone-Casa quinta.
Entrambi i segni (e le Case corrispondenti) sono, ancor più che vitali, vitalistici.
Per le persone vitalistiche bruciare energie, in qualsiasi modo, diventa imperativo: esse non fanno distinzione tra la quantità delle loro azioni e la qualità di quanto realizzano, perché è solo la quantità che conta. Vivono dunque dalla mattina alla sera, e spesso dalla sera alla mattina, in una serie di piccole esplosioni atomiche a livello individuale, che le gratificano in modo profondo.
Sulla base di questa tendenza comune, Leone e Ariete presentano alcune differenze molto importanti, stabilite dalle associazioni planetarie.
Il Sole-Leone ci dice che con l'inizio della vita inizia il conteggio del tempo che all'origine è lentissimo. Di questo Tempo il Sole-Leone si sente padrone e dominatore assoluto e ciò si traduce in uno sfolgorante immobilismo.
Assorto nella contemplazione della propria magnificenza, non avverte necessità di evoluzioni e mutamenti (proposti invece dall'opposto Nettuno-Aquario) e nemmeno il desiderio di provvedere alla propria durata (suggerito dall''opposto Saturno).
In questa sua sede domiciliare naturale l'assenza di pianeti sessuali e l'opposizione ad un segno neutro come l'Aquario fa si che il Sole si presenti quale fonte di vita indifferentemente per entrambi i sessi.In Ariete, dove si trova affiancato da Marte e Plutone, indispensabili per scatenare la sessualità riproduttiva maschile e quindi il contatto col partner, è invece costretto a visualizzare la femminilità dell'opposta Bilancia con cui accoppiarsi e automaticamente prende coscienza di una struttura differenziata e differente. Insomma non è più l'Uno unico, meravigliosamente compatto e autosufficiente (il mito censorio dell'Uno, origine di tutte le cose, viene proprio da qui, mentre ormai la teoria della relatività ci ha insegnato che l'uno non esiste neppure, se non c'è un due); ma è la metà di un tutto. Il Sole-Ariete è dunque più complesso del Sole-Leone e perde gran parte della sua sicurezza compensandola con l'aggressività.
Non riesce più a dire "Io sono il migliore!" e ciò lo induce a cercare a tutti i costi un primato ottenuto trionfando aggressivamente sugli altri, il che è quasi sempre segno di insicurezza anziché di forza.Per quanto riguarda l'applicazione di questi due dictat ("Io sono il migliore" e "Io sono il primo") alle altre dieci realtà zodiacali, diciamo che essi rimangono fondamentalmente gli stessi per tutti i segni, proprio perché il messaggio condizionante volto ad imporci di vivere e di riprodurci non può mai spegnersi, pena l'estinzione della specie.
La cosa importante nell'interpretazione di un tema è di identificare quali accorgimenti usi un Sole, poniamo in Cancro o in Pesci, per essere vitale senza essere vitalistico, o per conquistare un primato senza ricorrere all'aggressività.
In altre parole come si tradurrà la voglia di vivere di un determinato individuo? Quali strade imboccherà per manifestarsi? Quale importanza darà a se stesso?
E' proprio dall'esame del Sole in un tema di nascita che possiamo ricavare una diagnosi di come l'individuo affronta e risolve o meno i suoi problemi di identità.
La seconda pulsione solare ("Io sono vivo perché mi riproduco") può risultare attenuata da alcuni segni natali e soprattutto da alcune Case, quali per esempio l'undicesima o la dodicesima, nonché dalla presenza di pianeti antileonini, quali Saturno e Nettuno, in Casa prima o in Casa quinta.
La Logica/Saturno e la Metamorfosi/Nettuno infatti in tali casi incrinano il bisogno di prolungare la propria immagine nella riproduzione di se stessi.
Per inciso va ricordato che tale bisogno suggerisce la lotta imbecille, ma intramontabile che si scatena attorno alla culla di un neonato tra le famiglie di entrambi i genitori per decidere a chi assomigli il poverino. L'idea nemmeno tanto inconscia di aver riprodotto noi stessi nella nostra discendenza diretta e viceversa, quasi fosse una garanzia di poter così conquistare l'eternità, sembra proprio un deterrente alla paura del Tempo che accelera, accorciando in tal modo la vita del singolo.
Non dobbiamo dimenticare altresì che il Sole rappresenta poi anche la vita in senso letterale del termine, al punto che la sua simbologia si identifica con l'organo il cui funzionamento (sino all'invenzione dell'elettroencefalogramma) fu ritenuto baluardo contro la morte, ossia il cuore.
Così alcune posizioni del Sole e alcuni suoi aspetti con altri pianeti, possono determinare nel soggetto una scarsa voglia di vivere in generale, manifestandosi soprattutto in concomitanza di transiti problematici.
Ciò vale sia per i soggetti femminili che per i soggetti maschili, con ovvie differenze di comportamento.
Una donna Cancro tendenzialmente vedrà nell'uomo il protettore che la difende, mentre l'uomo Cancro, lunarizzato in partenza, inverte i ruoli e, salvo particolari valori marziani nel tema, preferisce essere protetto anziché protettore.
I segni nettamente solari pongono invece problematiche più sottili ai soggetti femminili, poiché una donna Ariete, ad esempio, pur avendo impresso nella mente un ideale di uomo molto convenzionale (sportivo, battagliero, aggressivo), dopo averlo conquistato, vorrà dominarlo a sua volta!
Nessun commento:
Posta un commento