sabato 9 agosto 2008

Il tipo plutonico

Nonostante le ultime scoperte astronomiche sembrino voler ridurre Plutone ad uno pseudopianeta o pianetino, in linea con l'atteggiamento di molti astrologi, che appena scoperto, lo relegarono al ruolo di annunciatore di sciagure, in realtà questo pianeta ha un ruolo importantissimo, perché rappresenta in astrologia il potenziale creativo di ciascuno di noi, ovvero la nostra capacità di esprimerci "producendo" qualcosa di personale ed originale.
Come accade al solito c'è una sola delle tre sedi che gli competono, che pare attirare su di sé la maggiore attenzione, monopolizzando delle caratteristiche che invece andrebbero diversificate, ed è ovviamente quella scorpionica.
Infatti lo Scorpione, allo stesso modo di Plutone, è spesso considerato di per sé malefico e diabolico. Cerchiamo di ridimensionare le cose accostandoci un po' di più alla realtà, e cominciamo con un proverbio, spesso rivelatore di antica saggezza: il diavolo non è sempre come lo si dipinge. Ossia ciascuno di noi ha la tendenza a considerare "diaboliche" delle manifestazioni che semplicemente non si accordano con le idee correnti.
Freud racconta che quando scoprì, grazie ai sogni dei suoi pazienti, quanto fosse stato frequente nei bambini il desiderio di sopprimere i fratellini o uno dei genitori, ne rimase sconvolto e esitò parecchio prima di esprimere per iscritto queste sue constatazioni.
E' passato un secolo e ormai nessuno si scandalizza più di fronte a certe manifestazioni infantili di gelosia e possessività.
Questo esempio serve a chiarire come il plutoniano scorpionico sia naturalmente (e direi quasi geneticamente) conscio del fatto che il nostro mondo non è così idilliaco come vorremmo che fosse. Ha una capacità straordinaria, e indubbiamente scomoda per il prossimo, di cogliere il lato segreto di certi comportamenti altrui. E poiché la provocazione è uno dei massimi piaceri della sua vita, si diverte a dire al commendatore evasore di tasse che l'orfanotrofio da lui fondato con la benedizione del vescovo è soltanto un espediente per salvare la faccia, e per apparire probo quando invece in realtà è molto poco etico.
Accade però che il plutoniano scorpionico spinga il gioco in territori che con l'etica hanno ben pochi legami e che consentono una scintillante manifestazione di umorismo nel migliore dei casi, e una sconcertante manifestazione di sadismo nel peggiore. Intendiamoci, la parola sadismo non evochi immagini di torture, perché non occorre giungere a tali estremi per rendersi colpevoli di tale colpa.
E' un tantino sadica, infatti, la persona incapace di resistere alla tentazione di rivelare all'amica che suo marito, ogni giovedì sera, anziché partecipare ad un consiglio di amministrazione, si reca nell'appartamento di una compiacente segretaria. Rivelazioni simili, lo sappiamo, vengono fatte dai tipi più diversi e per diverse ragioni, ma nel caso dei plutoniani scorpionici il movente non è la gelosia o l'invidia, bensì il gusto dell'intrigo e la gioia di scatenare storie complicate.
Vi è insomma in questi personaggi qualcosa di machiavellico, accompagnato spesso da una grande lucidità nel giudicare le situazioni. Aggiungiamo però che, abilissimi nello scoprire i segreti altrui, essi lo sono altrettanto nel celare i propri, di segreti, al punto di recitare a volte la parte dei finti tonti.
Al di là della facile obiezione di molti che a questo punto forse penseranno che di questi tipi se ne farebbe volentieri a meno, invece bisogna riconoscere che, come tutto ciò che ci propone lo Zodiaco, anch'essi hanno la loro utilità che è appunto quella di smascherare le ipocrisie, di mettere a nudo certe debolezze e di stabilire un'alternativa di intelligenza provocatoria da opporre alla passività delle convenzioni e all'ipocrisia del perbenismo.
Senza tali stimoli, il mondo e l'umanità non potrebbero progredire.
Il tipo plutoniano arietino è forse quello più elusivo e difficile da identificare, soprattutto se si pretende di prendere a modello il cliché "satanico"; ma in realtà è quello più comune e diffuso proprio perché nell'Ariete la forza creativa di Plutone appare quasi interamente assorbita dal Sole e si mette quindi interamente al servizio dell'Io, in maniera spesso infantile.
I plutoniani arietini sono dei grandi egopatici, smaniosi di affermazione e smaniosi di sentirsi lodare da tutti per quello che sono e per quello che fanno.
La frase che viene ripetuta maggiormente da questi tipi è : "Vedi come sono bravo io?", e a starli a sentire sembra che abbiano reinventato l'acqua calda e la ruota.
In queste manifestazioni c'è una buona dose di ingenuità e un grande bisogno di rassicurazione, tutt'e due tipici del primo segno zodiacale. Inoltre si badi che nel caso del plutoniano arietino, ancor più che negli altri, il comportamento egopatico si esprime con maggior violenza se il pianeta appare leso nel tema natale, o occupa Case a lui poco congeniali, come l'undicesima e soprattutto la sesta.
La terza posizione di Plutone -esaltazione in Gemelli- suggerisce di nuovo atteggiamenti egopatici, ma con sfumature diverse e un po' meno rozze. In questo segno infatti la simbologia plutonica che si mette maggiormente in evidenza è quella di teatro.
Il plutoniano gemellare è quasi sempre un attore nato, non necessariamente sulla scena di un palcoscenico, poiché gli basta la famiglia o un gruppo di amici per illudersi di avere un pubblico, davanti al quale si esibisce con la speranza di applausi; e spesso li ottiene poiché è istintivamente brillante e spiritoso.
Assomiglia molto al suo cugino scorpionico (infatti in questi segni Plutone è associato a Mercurio) e il comportamento di entrambi presenta sottili analogie: l'uno vuole occultare la verità con l'intrigo o l'abile menzogna, l'altro si limita a travestire la realtà con la fantasia e la finzione teatrale.
In tutti e due i casi realtà e verità, capisaldi della tradizione conservatrice, vengono messi in discussione e ciò si adatta perfettamente alla funzione essenziale di Plutone: creare qualcosa di nuovo. Depositario del seme fecondatore, questo pianeta non può limitarsi a riprodurre il passato, ma si proietta verso l'avvenire.
Ecco perché la sua influenza generazionale è così importante, e le sue prolungate soste in ogni segno zodiacale (in media dai 15 ai 30 anni) danno particolari caratteristiche a milioni di individui. Ovviamente ciò non esclude anche le influenze individuali, anzi, ma è indubbio che queste influenze si manifestano in ciascuno di noi secondo certe modalità suggerite in buona parte dal segno occupato da Plutone al momento della nostra nascita.
Ora vediamo come individuare astrologicamente queste ultime tre tipologie planetarie.
Sarà un plutoniano arietino chi possiede nel proprio tema natale Plutone in prima Casa o all'Ascendente, oppure un Plutone in forti rapporti col Sole e accompagnato da prevalenti valori Ariete.
I plutoniani gemellari saranno tutti coloro che sono nati col pianeta nel segno (tra il 1882 e il 1913), una generazione incredibilmente giovanilissima e intellettualemente viva, molto critica nei confronti degli schemi etici e ideologici precendenti. Ma sarà tendenzialmente un plutoniano Gemelli, anche chi ha forti valori nel segno, accompagnati da un Plutone ben stimolato, preferibilmente in Casa terza o in rapporti con Mercurio.
Infine si parlerà di plutoniani scorpionici per tutti i nati con Plutone nel segno (tra il 1984 e il 1995), e inoltre per chi ha forti valori Scorpione appoggiati da un Plutone molto sollecitato nel tema, preferibilmente in Casa ottava o in rapporto con Mercurio e con Marte.

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