Le fusa, caratteristiche dei gatti e di alcuni felini selvatici, sono state a lungo al centro di un grande scontro di teorie e speculazioni, non sempre convincenti.
Anche il modo in cui esse vengono prodotte è rimasto pressoché sconosciuto sino ad epoche recenti, per non parlare poi della loro funzione a tutt'oggi ancora non completamente compresa.
Tutto ciò però è più facile che indichi l'estrema ignoranza degli esseri umani a riguardo, piuttosto che la reale eccezionalità attribuita alle fusa dai vari studiosi, che di volta in volta hanno voluto vedervi i significati più disparati e bizzarri, come quello di veri e propri "mantra" con ripercussioni positive su tutto l'organismo del gatto o ancora di una probabile manifestazione di euforia tipica di quando si corrono esperienze ad alto rischio.
Tutto ciò però è più facile che indichi l'estrema ignoranza degli esseri umani a riguardo, piuttosto che la reale eccezionalità attribuita alle fusa dai vari studiosi, che di volta in volta hanno voluto vedervi i significati più disparati e bizzarri, come quello di veri e propri "mantra" con ripercussioni positive su tutto l'organismo del gatto o ancora di una probabile manifestazione di euforia tipica di quando si corrono esperienze ad alto rischio.
Ma anche se esse non risultassero davvero così eccezionali, la loro evoluzione e la loro funzione comunicativa resterebbero comprensibili o meglio intuibili, trovando riscontro in quello che la scienza già conosce circa analoghe sorde vibrazioni tipiche della comunicazione di altri mammiferi.
Fondamentalmente i molti usi che il gatto fa delle fusa, come il mormorio a bocca chiusa, rappresentano ritualizzazioni del suono non vocale caratteristico della comunicazione corporea delle madri. Emblematicamente infatti si tratta di un suono emesso mentre la gatta sta accudendo i piccoli, sia da parte della madre che da parte dei gattini.
Questi ultimi iniziano a fare le fusa appena pochi giorni dopo la nascita, e le fanno sistematicamente durante la suzione, così come le gatte mentre allattano.
Fondamentalmente i molti usi che il gatto fa delle fusa, come il mormorio a bocca chiusa, rappresentano ritualizzazioni del suono non vocale caratteristico della comunicazione corporea delle madri. Emblematicamente infatti si tratta di un suono emesso mentre la gatta sta accudendo i piccoli, sia da parte della madre che da parte dei gattini.
Questi ultimi iniziano a fare le fusa appena pochi giorni dopo la nascita, e le fanno sistematicamente durante la suzione, così come le gatte mentre allattano.
Ciò costituisce senza ombra di dubbio una prova del fatto che le fusa rappresentino un aspetto fondamentale e caratteristico del contatto fisico tra madre e piccoli.
Le fusa infatti non sono suoni avvertibili a distanza come tutti quelli che invece si trasmettono attraverso l'aria, ma per essere percepite necessitano obbligatoriamente di una certa vicinanza, se non del contatto fisico diretto.
Ed infatti è facile sentire un gatto fare le fusa mentre lo si accarezza, anzi questo, assieme ai miagolii di saluto e a quelli interrogativi, è anche il verso che più spesso i gatti rivolgono ai loro proprietari/conviventi.
Si sono fatte una notevole quantità di considerazioni speculative riguardo il modo in cui vengono prodotte le fusa, non ultimo il fatto che esso sia continuo, durante l'inspirazione e l'espirazione, tranne che per una breve pausa tra le fasi del ciclo della respirazione.
In ogni caso tecnicamente parlando si tratta a tutti gli effetti di una vocalizzazione reale, in quanto coinvolge l'apparato vocale: il suono che così bene conosciamo è infatti prodotto dal rapido aumento e riduzione di pressione alla chiusura e successiva apertura della glottide, e dalla rapida separazione delle pieghe vocali in seguito all'aumento di pressione.
Un dettagliato studio fisiologico delle fusa, condotto dai ricercatori della scuola di medicina della Dartmouth University, ha stabilito che le fusa sono generate da impulsi nervosi molto frequenti e ritmici, inviati direttamente dal sistema nervoso centrale ai muscoli del diaframma e alle corde vocali: i due centri deputati alla loro emissione.
In tal modo i muscoli di questi due distretti vengono stimolati in modo alternato con raffiche che vanno all'incirca dai 20 ai 30 impulsi al secondo. La glottide in particolare viene fatta muovere dai muscoli della laringe che si contraggono per 10-15 millisecondi ogni 30-40 millisecondi. Questi, a loro volta, vengono guidati da una sorta di contapassi nervoso ad alta frequenza, molto preciso, e che sembra essere indipendente rispetto alla restante innervazione (in maniera molto simile a ciò che avviene nel cuore).
Si tratta difatti di tremori calibrati con un' estrema precisione, ed i fisiologi che hanno effettuato tali ricerche hanno appurato che nessun altro tipo di fremito usuale, riscontrato in altri animali, si avvicina ai livelli di frequenza e regolarità delle fusa.
Certo è che risulta estremamente difficile riuscire ad elencare sinteticamente tutte le occasioni in cui si può udire un gatto emettere questo rumore caratteristico, ma tutte sembrano associate ad un contatto effettivo con l'uomo o con cospecifici oppure a situazioni in cui il contatto tra gatti sarebbe auspicabile, come quando un soggetto sta per addormentarsi.
Nelle varie ritualizzazioni, il gatto ricorre alle fusa ad esempio, durante il corteggiamento o nel corso di saluti amichevoli nei confronti di elementi socialmente noti (etero- o cospecifici), o ancora per farsi accettare da un individuo dominante, come pure in seguito alla stimolazione tattile determinata dal rotolarsi o dallo strusciarsi, dallo stato di sonnolenza e dal trovarsi in ambienti familiari caldi e confortevoli.
I gatti domestici sono infine particolarmente inclini a fare le fusa quando vengono in contatto con le persone, in quanto nel relazionarsi con esse mettono immediatamente in atto tutto il repertorio dei comportamenti sociali istintivi materno-filiali.
Ma probabilmente l'occasione più strana in cui i gatti fanno le fusa è una situazione ben nota ai veterinari, ovvero in concomitanza con la presenza di stimoli dolorifici intensi: in tal caso si è ipotizzato (anche se manca un'evidenza diretta) che ciò costituisca un tentativo da parte del gatto di diminuire la propria sensazione di stress, come quando si tenta di ridurre la percezione del dolore concentrandosi su immagini mentali piacevoli.
Al contrario esistono una quantità di stimoli forti che determinano la cessazione delle fusa, comprese le interazioni aggressive o sessuali, il contatto con un altro gatto che non si era incontrato da molto tempo (e che dunque non è riconosciuto come noto), o ancora l'annusamento della cosiddetta "erba gatta", il cacciare una preda o anche il solo fatto di essere in presenza di essa.
Ed infatti è facile sentire un gatto fare le fusa mentre lo si accarezza, anzi questo, assieme ai miagolii di saluto e a quelli interrogativi, è anche il verso che più spesso i gatti rivolgono ai loro proprietari/conviventi.
Si sono fatte una notevole quantità di considerazioni speculative riguardo il modo in cui vengono prodotte le fusa, non ultimo il fatto che esso sia continuo, durante l'inspirazione e l'espirazione, tranne che per una breve pausa tra le fasi del ciclo della respirazione.
In ogni caso tecnicamente parlando si tratta a tutti gli effetti di una vocalizzazione reale, in quanto coinvolge l'apparato vocale: il suono che così bene conosciamo è infatti prodotto dal rapido aumento e riduzione di pressione alla chiusura e successiva apertura della glottide, e dalla rapida separazione delle pieghe vocali in seguito all'aumento di pressione.
Un dettagliato studio fisiologico delle fusa, condotto dai ricercatori della scuola di medicina della Dartmouth University, ha stabilito che le fusa sono generate da impulsi nervosi molto frequenti e ritmici, inviati direttamente dal sistema nervoso centrale ai muscoli del diaframma e alle corde vocali: i due centri deputati alla loro emissione.
In tal modo i muscoli di questi due distretti vengono stimolati in modo alternato con raffiche che vanno all'incirca dai 20 ai 30 impulsi al secondo. La glottide in particolare viene fatta muovere dai muscoli della laringe che si contraggono per 10-15 millisecondi ogni 30-40 millisecondi. Questi, a loro volta, vengono guidati da una sorta di contapassi nervoso ad alta frequenza, molto preciso, e che sembra essere indipendente rispetto alla restante innervazione (in maniera molto simile a ciò che avviene nel cuore).
Si tratta difatti di tremori calibrati con un' estrema precisione, ed i fisiologi che hanno effettuato tali ricerche hanno appurato che nessun altro tipo di fremito usuale, riscontrato in altri animali, si avvicina ai livelli di frequenza e regolarità delle fusa.
Certo è che risulta estremamente difficile riuscire ad elencare sinteticamente tutte le occasioni in cui si può udire un gatto emettere questo rumore caratteristico, ma tutte sembrano associate ad un contatto effettivo con l'uomo o con cospecifici oppure a situazioni in cui il contatto tra gatti sarebbe auspicabile, come quando un soggetto sta per addormentarsi.
Nelle varie ritualizzazioni, il gatto ricorre alle fusa ad esempio, durante il corteggiamento o nel corso di saluti amichevoli nei confronti di elementi socialmente noti (etero- o cospecifici), o ancora per farsi accettare da un individuo dominante, come pure in seguito alla stimolazione tattile determinata dal rotolarsi o dallo strusciarsi, dallo stato di sonnolenza e dal trovarsi in ambienti familiari caldi e confortevoli.
I gatti domestici sono infine particolarmente inclini a fare le fusa quando vengono in contatto con le persone, in quanto nel relazionarsi con esse mettono immediatamente in atto tutto il repertorio dei comportamenti sociali istintivi materno-filiali.
Ma probabilmente l'occasione più strana in cui i gatti fanno le fusa è una situazione ben nota ai veterinari, ovvero in concomitanza con la presenza di stimoli dolorifici intensi: in tal caso si è ipotizzato (anche se manca un'evidenza diretta) che ciò costituisca un tentativo da parte del gatto di diminuire la propria sensazione di stress, come quando si tenta di ridurre la percezione del dolore concentrandosi su immagini mentali piacevoli.
Al contrario esistono una quantità di stimoli forti che determinano la cessazione delle fusa, comprese le interazioni aggressive o sessuali, il contatto con un altro gatto che non si era incontrato da molto tempo (e che dunque non è riconosciuto come noto), o ancora l'annusamento della cosiddetta "erba gatta", il cacciare una preda o anche il solo fatto di essere in presenza di essa.
Per concludere bisogna sottolineare che sebbene in genere la gamma di strategie sociali messe in atto dal gatto (specie se selvatico) in natura, compreso quindi il suo repertorio vocale, sia improntato più al confronto e alla competizione che non all'instaurazione di rapporti sociali ed affettivi, nell'ambito domestico esso invece è libero di esibire tutto il suo ridotto, ma efficace ed accattivante repertorio di comportamenti cooperativi ed amichevoli.
Comportamenti che sono così accattivanti ed efficaci proprio grazie al fatto che, originando dalle istintive e viscerali relazioni tra madri e gattini, vanno a toccare delle corde per noi estremamente ricettive e sensibili.
Comportamenti che sono così accattivanti ed efficaci proprio grazie al fatto che, originando dalle istintive e viscerali relazioni tra madri e gattini, vanno a toccare delle corde per noi estremamente ricettive e sensibili.
Secondo me le fusa sono un' ingegnosa invenzione del gatto per rilassare noi umani ;))
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