Riguarda la definizione e la spiegazione della natura degli aspetti e dei transiti.
Nel loro moto dentro al cerchio zodiacale, i corpi celesti si trovano sempre in posizioni diverse e a diversa distanza l'uno dall'altro.
L'esperienza astrologica ha dimostrato che quando due pianeti si trovano ad una particolare distanza, si crea tra loro un rapporto che ne modifica o ne intensifica l'influenza.
Tale rapporto si chiama aspetto e viene indicato graficamente tracciando la corda dell'arco di cerchio delimitato dalla posizione dei due pianeti.
L'astrologia considera due categorie di aspetti: gli aspetti natali, e cioè la posizione dei pianeti al momento esatto della nostra nascita, e gli aspetti celesti, cioè tutte le diverse posizioni che i pianeti assumono via via nel susseguirsi dei giorni, dei mesi e degli anni.
Gli aspetti natali non sono altro che un frammento dei vari aspetti celesti, immobilizzato simbolicamente nell'istante del nostro ingresso nella vita, e che ci segue per sempre.
Il continuo ruotare dei pianeti sopra di noi, e sopra quel particolarissimo frammento di una loro posizione passata che ormai si identifica con noi stessi, viene chiamato transito.
Nel calcolare gli aspetti, si tiene sempre conto della possibilità di arrotondare, entro un certo limite di gradi, la distanza ideale indicata dall'aspetto stesso.
Notiamo subito però che un aspetto è tanto più forte quanto più è esatto, cioè vicino alla distanza ideale, mentre la sua influenza sfuma via via che aumenta l'arrotondamento.
Gli aspetti obbediscono a precise regole aritmetico-geometriche e rappresentano la suddivisione dei 360 gradi del cerchio per tutti i sottomultipli di dodici (e soltanto per questi).
Essi sono dunque i seguenti:
-CONGIUNZIONE: due o più pianeti occupano gli stessi gradi dello Zodiaco (con arrotondamento massimo di 10°)
-SEMISESTILE: due o più pianeti si trovano alla distanza di 30 gradi (con arrotondamento massimo di 2 gradi)
-SESTILE: due o più pianeti si trovano alla distanza di 60 gradi (con arrotondamento massimo di 4 gradi)
-QUADRATO: due o più pianeti si trovano alla distanza di 90 gradi (con arrotondamento massimo di 6 gradi)
-TRIGONO: due o più pianeti si trovano alla distanza di 120 gradi (con arrotondamento massimo di 7 gradi)
-OPPOSIZIONE: due o più pianeti si trovano alla distanza di 180 gradi (con arrotondamento massimo di 9 gradi)
L'astrologia tradizionale distinse in maniera netta gli aspetti in benefici (semisestile, sestile e trigono) e malefici (quadrato e opposizione).
La congiunzione invece veniva considerata benefica o malefica a seconda dei pianeti che la componevano.
L'astrologia moderna tende a liberarsi da questi schemi che sono fondamentalmente legati alla magia e all'ossessione divinatoria dei nostri progenitori e preferisce suddividere gli aspetti in rigidi o negativi (quadrato e opposizione) ed elastici o positivi (sestile e trigono).
La congiunzione rimane, per così dire, disponibile, anche se la sua analisi è oggi regolata da criteri razionali, nell'interpretazione dei suoi significati.
La suddivisione degli aspetti in due categorie distinte ha un'origine logico-geometrica oltre che essere dettata dai dati empirici raccolti in secoli di osservazione. Il termine opposizione, per esempio, si definisce quasi da sé. Sappiamo che due segni che si fronteggiano rappresentano due facce opposte dell'evoluzione zodiacale, e la differenza tra domicilio ed esilio, esaltazione e caduta stabilitasi tra loro ne è la dimostrazione. Due pianeti che si trovino dunque alla distanza di 180° l'uno dall'altro occupano appunto, nella stragrande maggioranza dei casi, due segni opposti, e partecipano del loro naturale "conflitto".
Due pianeti che formino un trigono, invece, occupano nella stragrande maggioranza dei casi, due segni appartenenti allo stesso elemento, poiché Fuoco, Terra, Aria e Acqua si susseguono nel cerchio zodiacale a 120° di distanza. Le affinità profonde che legano fra loro i segni di uno stesso elemento consentono di stabilire tra i pianeti occupanti un rapporto armonioso.
La distinzione tra aspetti malefici e benefici portava l'astrologia classica a definizioni drastiche e aprioristiche che l'astrologia moderna tende a smussare. Un quadrato e un'opposizione non hanno sempre influenze negative, così come un trigono e un sestile non hanno sempre influenze positive. Tutto dipende dai valori in gioco, dalle forze dominanti in un tema, dalla maggiore o minore opportunità di un freno o di uno stimolo nel quadro caratteriologico generale.
L'analisi degli aspetti è dunque uno dei capitoli più ardui in astrologia e sarà opportuno trattarlo un poco alla volta, per cui rimando alle prossime puntate la trattazione più dettagliata di un argomento così complesso e importante.
Nel loro moto dentro al cerchio zodiacale, i corpi celesti si trovano sempre in posizioni diverse e a diversa distanza l'uno dall'altro.
L'esperienza astrologica ha dimostrato che quando due pianeti si trovano ad una particolare distanza, si crea tra loro un rapporto che ne modifica o ne intensifica l'influenza.
Tale rapporto si chiama aspetto e viene indicato graficamente tracciando la corda dell'arco di cerchio delimitato dalla posizione dei due pianeti.
L'astrologia considera due categorie di aspetti: gli aspetti natali, e cioè la posizione dei pianeti al momento esatto della nostra nascita, e gli aspetti celesti, cioè tutte le diverse posizioni che i pianeti assumono via via nel susseguirsi dei giorni, dei mesi e degli anni.
Gli aspetti natali non sono altro che un frammento dei vari aspetti celesti, immobilizzato simbolicamente nell'istante del nostro ingresso nella vita, e che ci segue per sempre.
Il continuo ruotare dei pianeti sopra di noi, e sopra quel particolarissimo frammento di una loro posizione passata che ormai si identifica con noi stessi, viene chiamato transito.
Nel calcolare gli aspetti, si tiene sempre conto della possibilità di arrotondare, entro un certo limite di gradi, la distanza ideale indicata dall'aspetto stesso.
Notiamo subito però che un aspetto è tanto più forte quanto più è esatto, cioè vicino alla distanza ideale, mentre la sua influenza sfuma via via che aumenta l'arrotondamento.
Gli aspetti obbediscono a precise regole aritmetico-geometriche e rappresentano la suddivisione dei 360 gradi del cerchio per tutti i sottomultipli di dodici (e soltanto per questi).
Essi sono dunque i seguenti:
-CONGIUNZIONE: due o più pianeti occupano gli stessi gradi dello Zodiaco (con arrotondamento massimo di 10°)
-SEMISESTILE: due o più pianeti si trovano alla distanza di 30 gradi (con arrotondamento massimo di 2 gradi)
-SESTILE: due o più pianeti si trovano alla distanza di 60 gradi (con arrotondamento massimo di 4 gradi)
-QUADRATO: due o più pianeti si trovano alla distanza di 90 gradi (con arrotondamento massimo di 6 gradi)
-TRIGONO: due o più pianeti si trovano alla distanza di 120 gradi (con arrotondamento massimo di 7 gradi)
-OPPOSIZIONE: due o più pianeti si trovano alla distanza di 180 gradi (con arrotondamento massimo di 9 gradi)
L'astrologia tradizionale distinse in maniera netta gli aspetti in benefici (semisestile, sestile e trigono) e malefici (quadrato e opposizione).
La congiunzione invece veniva considerata benefica o malefica a seconda dei pianeti che la componevano.
L'astrologia moderna tende a liberarsi da questi schemi che sono fondamentalmente legati alla magia e all'ossessione divinatoria dei nostri progenitori e preferisce suddividere gli aspetti in rigidi o negativi (quadrato e opposizione) ed elastici o positivi (sestile e trigono).
La congiunzione rimane, per così dire, disponibile, anche se la sua analisi è oggi regolata da criteri razionali, nell'interpretazione dei suoi significati.
La suddivisione degli aspetti in due categorie distinte ha un'origine logico-geometrica oltre che essere dettata dai dati empirici raccolti in secoli di osservazione. Il termine opposizione, per esempio, si definisce quasi da sé. Sappiamo che due segni che si fronteggiano rappresentano due facce opposte dell'evoluzione zodiacale, e la differenza tra domicilio ed esilio, esaltazione e caduta stabilitasi tra loro ne è la dimostrazione. Due pianeti che si trovino dunque alla distanza di 180° l'uno dall'altro occupano appunto, nella stragrande maggioranza dei casi, due segni opposti, e partecipano del loro naturale "conflitto".
Due pianeti che formino un trigono, invece, occupano nella stragrande maggioranza dei casi, due segni appartenenti allo stesso elemento, poiché Fuoco, Terra, Aria e Acqua si susseguono nel cerchio zodiacale a 120° di distanza. Le affinità profonde che legano fra loro i segni di uno stesso elemento consentono di stabilire tra i pianeti occupanti un rapporto armonioso.
La distinzione tra aspetti malefici e benefici portava l'astrologia classica a definizioni drastiche e aprioristiche che l'astrologia moderna tende a smussare. Un quadrato e un'opposizione non hanno sempre influenze negative, così come un trigono e un sestile non hanno sempre influenze positive. Tutto dipende dai valori in gioco, dalle forze dominanti in un tema, dalla maggiore o minore opportunità di un freno o di uno stimolo nel quadro caratteriologico generale.
L'analisi degli aspetti è dunque uno dei capitoli più ardui in astrologia e sarà opportuno trattarlo un poco alla volta, per cui rimando alle prossime puntate la trattazione più dettagliata di un argomento così complesso e importante.
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