Nella prefazione l'autrice racconta di come nel panorama italiano degli anni '50, mentre esplodeva la voglia di lasciarsi alle spalle le tristezze della guerra, l'astrologia fosse la meno considerata tra le cosiddette "arti divinatorie". Ciò era dovuto appunto al fatto che la maggior parte delle persone (quasi solo di sesso femminile) ricorreva, per soddisfare più che altro le proprie incertezze ed insicurezze, al moderno indovino di turno, la cui funzione era essenzialmente la lettura del futuro o divinazione, ricorrendo alle più disparate metodiche: dalla cartomanzia alla chiromanzia, dalla lettura dei fondi di caffè alla stessa astrologia.
Poi all'improvviso le cose cambiarono sino a far si che l'astrologia conquistasse una sua dignità e soprattutto una ben netta demarcazione dalle altre "arti" appena citate.
Vediamo come e perché.
Indubbiamente alla base di tutto vi è l'innegabile pulsione tipicamente umana di conoscere in anticipo ciò che il futuro riserva.
In questa esigenza, afferma l'autrice, riusciamo a identificare due tendenze diversificate, che sino a poco tempo fa sembravano procedere parallelamente senza mai incontrarsi: da un lato la curiosità scientifica con la sua capacità di delineare collegamenti tra causa ed effetto, dall'altro invece, la fiducia "magica" ed irrazionale che spinge ad affidarsi ad un sapere antico più o meno occulto ed esoterico, di cui appaiono depositarie figure tra le più varie e spesso inquietanti.
Il vero elemento discriminante però è da ricercare più che altro nel differente atteggiamento mentale di chi guarda al futuro: mentre lo scienziato infatti è spinto da una curiosità razionale, e dunque si aspetta dei risultati concreti, tramite l'osservazione empirica della realtà, cercando di conservare un lucido distacco; colui il quale cerca di conoscere il proprio futuro ricorrendo ai così detti "indovini" invece è spinto da paura e speranza, cosa che implica un enorme coinvolgimento emotivo, e tenta addirittura di proiettarsi in un futuro che vorrebbe modellare a proprio uso e consumo!
Ebbene secondo la Morpurgo, dati questi estremi, l'astrologia moderna si colloca esattamente a metà strada tra i due, attingendo da entrambi.
Tanto è vero che essa, per merito di alcuni suoi esìmi rappresentanti (tra cui lei), è riuscita a sfruttare alcuni progressi del sapere umano, riscontrando incredibili analogie tra i simboli zodiacali ed alcune discipline come la psicanalisi, la biologia, la genetica e la fisica. E proprio a partire da questo momento inizia a delinearsi una nuova figura di astrologo, non più interessato alla previsione del futuro solo per scopi di lucro; ma all'improvviso conscio dello strumento in suo possesso, ed intenzionato a sfruttarne le potenzialità con una ricerca dei rapporti tra causa ed effetto che cominciava finalmente ad avvicinarsi molto ai procedimenti scientifici.
Sebbene l'astrologia tutt'oggi spesso assecondi ancora tali paure e speranze, non è più disposta come un tempo a ritenere che il futuro sia una specie di tabula rasa indipendente dal consultante e soprattutto che proceda secondo la direzione da esso voluta, a suo solo uso e consumo.
Il fatto che il tema natale, come dice il nome stesso, sia tracciato in base al momento e al luogo della nascita, implica la necessità di risalire alle radici più remote del comportamento individuale, per capire come una data persona reagirà a determinati eventi.
Tale nuovo modo di procedere sta creando un'altrettanto differente generazione di consultanti che hanno iniziato a capire, seppur ancora ansiosi di affidare a qualcuno le proprie paure e speranze, che l'astrologia non è tanto un'altra arte occulta, ma al contrario si serve di metodi logico-deduttivi per ricondurre i simboli zodiacali in un quadro complesso, ma chiaro in tutte le sue sfaccettature , che è lo schema di ogni singola vita.
Ovviamente questo rende tutto più interessante ma anche più complicato, perchè con la sensibilità e l'esperienza, si arriva a dover spesso tacere alcune verità rivelate dal tema natale, e non ci riferiamo qui alle ovvie debolezze umane su cui è preferibile sorvolare, ma soprattutto a quella sorta di roccaforte impenetrabile che esiste in ciascuno di noi, e che va assolutamente rispettata, perché lì si annida, misteriosamente agganciato ai più diversi tipi di comportamento, il provvidenziale istinto di sopravvivenza.
Lo scopo ultimo dell'astrologia moderna dovrebbe essere quello di aiutare il consultante a riconoscere le proprie responsabilità, analizzando la vera natura dei propri desideri, collaborando così alla costruzione del proprio destino.
In conclusione vorrei dire che la conoscenza dello Zodiaco arricchisce la mente e affina le capacità speculative, come una vera e propria palestra per l'ingegno, oltre ad essere uno strumento efficacissimo per valutare i propri simili e se stessi.
Poi all'improvviso le cose cambiarono sino a far si che l'astrologia conquistasse una sua dignità e soprattutto una ben netta demarcazione dalle altre "arti" appena citate.
Vediamo come e perché.
Indubbiamente alla base di tutto vi è l'innegabile pulsione tipicamente umana di conoscere in anticipo ciò che il futuro riserva.
In questa esigenza, afferma l'autrice, riusciamo a identificare due tendenze diversificate, che sino a poco tempo fa sembravano procedere parallelamente senza mai incontrarsi: da un lato la curiosità scientifica con la sua capacità di delineare collegamenti tra causa ed effetto, dall'altro invece, la fiducia "magica" ed irrazionale che spinge ad affidarsi ad un sapere antico più o meno occulto ed esoterico, di cui appaiono depositarie figure tra le più varie e spesso inquietanti.
Il vero elemento discriminante però è da ricercare più che altro nel differente atteggiamento mentale di chi guarda al futuro: mentre lo scienziato infatti è spinto da una curiosità razionale, e dunque si aspetta dei risultati concreti, tramite l'osservazione empirica della realtà, cercando di conservare un lucido distacco; colui il quale cerca di conoscere il proprio futuro ricorrendo ai così detti "indovini" invece è spinto da paura e speranza, cosa che implica un enorme coinvolgimento emotivo, e tenta addirittura di proiettarsi in un futuro che vorrebbe modellare a proprio uso e consumo!
Ebbene secondo la Morpurgo, dati questi estremi, l'astrologia moderna si colloca esattamente a metà strada tra i due, attingendo da entrambi.
Tanto è vero che essa, per merito di alcuni suoi esìmi rappresentanti (tra cui lei), è riuscita a sfruttare alcuni progressi del sapere umano, riscontrando incredibili analogie tra i simboli zodiacali ed alcune discipline come la psicanalisi, la biologia, la genetica e la fisica. E proprio a partire da questo momento inizia a delinearsi una nuova figura di astrologo, non più interessato alla previsione del futuro solo per scopi di lucro; ma all'improvviso conscio dello strumento in suo possesso, ed intenzionato a sfruttarne le potenzialità con una ricerca dei rapporti tra causa ed effetto che cominciava finalmente ad avvicinarsi molto ai procedimenti scientifici.
Sebbene l'astrologia tutt'oggi spesso assecondi ancora tali paure e speranze, non è più disposta come un tempo a ritenere che il futuro sia una specie di tabula rasa indipendente dal consultante e soprattutto che proceda secondo la direzione da esso voluta, a suo solo uso e consumo.
Il fatto che il tema natale, come dice il nome stesso, sia tracciato in base al momento e al luogo della nascita, implica la necessità di risalire alle radici più remote del comportamento individuale, per capire come una data persona reagirà a determinati eventi.
Tale nuovo modo di procedere sta creando un'altrettanto differente generazione di consultanti che hanno iniziato a capire, seppur ancora ansiosi di affidare a qualcuno le proprie paure e speranze, che l'astrologia non è tanto un'altra arte occulta, ma al contrario si serve di metodi logico-deduttivi per ricondurre i simboli zodiacali in un quadro complesso, ma chiaro in tutte le sue sfaccettature , che è lo schema di ogni singola vita.
Ovviamente questo rende tutto più interessante ma anche più complicato, perchè con la sensibilità e l'esperienza, si arriva a dover spesso tacere alcune verità rivelate dal tema natale, e non ci riferiamo qui alle ovvie debolezze umane su cui è preferibile sorvolare, ma soprattutto a quella sorta di roccaforte impenetrabile che esiste in ciascuno di noi, e che va assolutamente rispettata, perché lì si annida, misteriosamente agganciato ai più diversi tipi di comportamento, il provvidenziale istinto di sopravvivenza.
Lo scopo ultimo dell'astrologia moderna dovrebbe essere quello di aiutare il consultante a riconoscere le proprie responsabilità, analizzando la vera natura dei propri desideri, collaborando così alla costruzione del proprio destino.
In conclusione vorrei dire che la conoscenza dello Zodiaco arricchisce la mente e affina le capacità speculative, come una vera e propria palestra per l'ingegno, oltre ad essere uno strumento efficacissimo per valutare i propri simili e se stessi.
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