mercoledì 6 maggio 2009

Astrologia: biografia ed interpretazione del tema natale di Sigmund Freud

Dopo un prolungato silenzio dovuto a vari motivi, tra cui non ultima la mancanza d'ispirazione, vorrei dar inizio con l'odierno post di argomento astrologico, ad una sorta di esercizi interpretativi, prendendo in considerazione di volta in volta personaggi noti, nati proprio il giorno in cui scrivo ed illustrandone, attraverso la biografia, le principali caratteristiche ed i tratti salienti del loro carattere, ponendoli in correlazione coi significanti astrologici del loro tema natale.
Riconosco che il progetto è alquanto ambizioso e ancora non so se alla mia portata, ma voglio ugualmente provarci, non sia altro che per far capire, nel mio piccolo, in cosa consiste l'arte interpretativa, che non è mai semplice o ovvia e richiede notevole impegno e serietà.
Comincerò quindi oggi col parlare del padre della psicanalisi: Sigmund Freud, conosciuto anche da chi non si interessa di tale scienza, che dalla sua origine ad oggi tanti progressi ha fatto e tanti ancora ne farà.
Freud è noto principalmente per aver elaborato teorie originali ed innovative, su cui si basa tutta la moderna psicanalisi, disciplina al confine tra biologia, antropologia, medicina e filosofia, secondo cui l'inconscio esercita influssi determinanti sul comportamento e sul pensiero umano, e di conseguenza sulle interazioni tra gli individui.
Tali teorie si caratterizzano inoltre per l'importanza fondamentale data all'impulso sessuale e alle sue relazioni con l'inconscio, nei processi interpretativi, cosa che susciterà non poche opposizioni e contestazioni da parte dei contemporanei, inclusi gli stessi allievi, come Jung, Adler ed altri che, distaccandosi da quella freudiana, daranno poi origine ad altrettante scuole psicanalitiche, contribuendo allo sviluppo di questa insostituibile disciplina.
Su Freud e sul suo lavoro sono stati scritti fiumi e fiumi d'inchiostro, ma non finirà mai di suscitare interesse, proprio per essere stato un pioniere nel dar inizio all'affascinante viaggio di esplorazione della psiche umana ed aver sdoganato argomenti che prima d'allora venivano considerati veri e propri tabù anche nel mondo scientifico ed accademico, così come vuole il suo rivoluzionario e dissacrante ascendente Scorpione.
Freud nasce il 6 Maggio 1856 a Freiberg, in Moravia, città allora dominata dall'impero asburgico (oggi Příbor, nella Repubblica Ceca), alle 18:30, pertanto il suo tema natale è fortemente caratterizzato dalla presenza di ben 4 pianeti (Plutone, Sole, Urano e Mercurio) nel segno del Toro e dall'Ascendente in Scorpione (con Luna e Saturno in Gemelli ed in Ottava casa, cosignificante dell'ottavo segno): l'asse Toro/Scorpione in astrologia simboleggia proprio la dinamica dei due stadi, orale (Toro) e anale (Scorpione), nonché i conflitti tra i due grandi principi, Eros (Toro) e Tanathos (Scorpione), così ben teorizzati ed approfonditi dallo stesso Freud, che per primo ha avuto il merito di spiegarli all'umanità.
La sua è una tipica famiglia di commercianti di origine ebrea: il padre Jacob, commerciava in lana, ma non fu certo esageratamente tradizionalista (così come vuole l'anticonvenzionale casa quarta in Aquario e in cui cade lo stesso Nettuno, pianeta dello sperimentalismo).
Nel 1860, quando Sigmund aveva solo 4 anni, Jacob si trasferisce a Vienna con tutta la famiglia a causa della crisi economica.
Con la nascita del fratello Julius, Sigmund, come racconterà poi lui stesso, perde l'esclusività dell'affetto dei genitori e ciò lo rende fortemente geloso (problematica, quella della gelosia, molto sentita dai nativi del secondo segno, allo stesso tempo possessivo ed edonista).
Purtroppo a soli otto mesi di età il fratellino muore e questo evento segnerà fortemente il nostro Sigmund, che proverà un'incredibile vergogna per averlo odiato (i forti sentimenti, anche negativi, sono peculiari dell'Ascendente Scorpione), colpevolizzandosi per l'accaduto (il tormento e il senso di colpa sono ancora tipicamente scorpionici), in quanto si convinse che i suoi cattivi pensieri fossero stati la causa della sua morte: il binomio morte/infanzia è rintracciabile nella presenza della sua Luna in Gemelli ed in ottava casa, quadrata al suo Nettuno in Pesci in quarta casa (la famiglia), costellazione che verrà riattivata, con tutto l'immenso bagaglio di dolore, in occasione della precoce perdita del nipote molti anni più tardi.
A 9 anni entra al Ginnasio dove presto si mette in luce divenendo il primo della classe, diplomandosi col massimo dei voti, come vuole il suo bel Mercurio (pianeta che presiede all'intelletto e agli studi), che nel suo oroscopo riceve solo aspetti positivi (in settima casa, congiunto ad Urano, semisestile a Saturno, sestile a Giove e trigono a Marte) ed i suoi valori Gemelli/ottava casa che, seppur caratterizzati da aspetti conflittuali, gli donano lucide e profonde qualità intellettuali e di concentrazione, accompagnate da una forte pragmaticità non disgiunta da uno spirito critico dissacrante e rivoluzionario (dato dall' Asc. Scorpione).
Nel 1873, all'età di 17 anni, entra all'Università di Vienna, in cui, già in quel periodo, iniziano ad esser presenti forti componenti antisemitiche, tali da costituire spesso un ostacolo per il nostro; ma che non riusciranno comunque mai a limitarne la libertà di pensiero.
Qui conosce personalità del calibro di Ernest von Brücke (fisiologo), Hermann Helmotz (fisico), Franz Brentano (filosofo) e molti altri ancora.
Nel 1881 si laurea finalmente in medicina, disciplina molto confacente al suo segno di nascita, (che mette al primo posto la salute mentale e fisica come condizioni indissolubili per la serenità e l'equilibrio interiori), e alla sua Venere in sesta casa (pianeta che simboleggia la salute, nella casa del lavoro e del quotidiano), e quindi lavora per un certo periodo nel laboratorio di neurofisiologia diretto da Brücke.
Poi nel 1882, per ragioni economiche (le finanze sono sempre un fattore centrale nella vita di un Toro), avendo conosciuto nel frattempo Marta Bernays che poi diverrà sua moglie, abbandona la ricerca scientifica e si dedica alla professione medica, più redditizia, lavorando per 3 anni nell'Ospedale generale di Vienna, seguendo pazienti con turbe psichiatriche e specializzandosi in neurologia.
Dal punto di vista astrologico il quadrato Luna/Gemelli/ottava casa-Nettuno/Pesci/quarta casa ci fa capire quanto certe tematiche (le nevrosi originatesi in famiglia) lo toccassero in prima persona: evidentemente lui stesso percepiva il difficile e fragile equilibrio della mente umana, che in determinate circostanze si viene a spezzare troppo facilmente.
Inoltre tutte le forme di dipendenza che caratterizzarono la sua vita, dalla cocaina al fumo (fu un accanito fumatore di sigari sino alla morte), sono indicate nel suo oroscopo proprio da quel Nettuno in Pesci pesantemente segnato dalla quadratura alla Luna in Gemelli oltre che dal suo Giove leso in quinta, che lo rendeva un edonista insaziabile.
Tra il 1883 e il 1885 la sua attività di clinico e di ricercatore lo porta ad effettuare una serie di studi e scoperte (tra cui gli effetti anestetici della cocaina, il funzionamento di una parte del cervello ed innovativi metodi terapeutici basati appunto sulle sue teorie).
Ricordiamo qui per inciso che Freud si caratterizzò per la fortissima ambizione intellettuale (come vuole il suo Saturno in Gemelli), dotato di un'ottima capacità dialettica (Mercurio trigono a Marte) ma nello stesso tempo poco portato ad accettare critiche e contestazioni al suo pensiero (tenace chiusura ed immobilismo autodifensivo tipici del Toro, rafforzati ulteriormente dai duri aspetti di quadratura di Saturno a Marte e Giove).
Le sue innegabili e brillanti qualità intellettuali sono invece ben rappresentate dal bellissimo Mercurio/Toro in settima casa, tra l'altro congiunto ad Urano, segno di razionalità equilibrata da un lucido pragmatismo, ma anche stimolata dalle doti di audacia e di anticonformismo creativo tipicamente scorpioniche.
Nel 1885 ottiene una borsa di studio che gli permetterà di accedere alla leggendaria scuola di neuropatologia della Salpetrière di Parigi, diretta dal celebre Jean Charcot, e proprio conseguentemente all'incontro con lui, Freud cominciò ad interessarsi all'ipnosi, che contribuì alla formazione delle sue prime teorie psicanalitiche, in quanto grazie ad essa iniziò a considerare l'esistenza dei diversi piani di coscienza.
Anche questo rapporto, come tutte le sue amicizie maschili, nasce all'insegna dell'impulsività (come vuole il suo Marte in undicesima casa trigono a Mercurio) e dei comuni interessi scientifici, ma ben presto naufraga per insanabili polemiche e differenze di opinioni, anche a causa di un suo esagerato e sterile rigore intellettuale (Saturno leso in Gemelli) che sfocia spesso in prese di posizione rigide e senza recuperi (Marte/Bilancia quadrato a Saturno e opposto a Giove).
Nel 1886 sposa Martha, coronando finalmente il suo sogno di creare una famiglia stabile e duratura (come vogliono i suoi solidi valori Toro/settima casa).
Assieme avranno 6 figli in 9 anni (3 femmine: Mathilde, Sophie ed Anna, che continuò il suo lavoro, e 3 maschi, ai quali impose i nomi di 3 uomini che segnarono la sua vita: Jean, da Charcot; Oliver, da Cromwell ed Ernst, da Brücke).
Tale prolificità è senz'altro indicata dalla presenza del suo Giove (pianeta dell'abbondanza) in quinta casa (la riproduzione) sestile a Mercurio (i figli) in settima (il matrimonio) dove ha anche il Sole (l'Io virile maschile), in ottimo sestile a Nettuno/quarta casa (la famiglia).
Tra il 1895 e il 1899 scrive il suo libro più importante: "L'interpretazione dei sogni", (pubblicato nel 1900) che segna proprio l'abbandono graduale dell'ipnosi in favore dell'analisi dei sogni e del metodo delle libere associazioni e dunque la nascita della psicanalisi freudiana così come la conosciamo noi oggi.
A partire da allora, il peso che i sogni avranno nell'opera di Freud si farà sempre maggiore, così come l'attenzione e l'approfondimento che lo psicologo dedicherà loro.
Tutto questo portare alla luce ciò che è nascosto nella dimensione onirica e nel subconscio, è rappresentato oltre che dal suo Asc. Scorpione che gli conferisce indubbie doti analitiche per indagare gli abissi dell'animo umano, anche dalla sua potente Luna in ottava casa in Gemelli, che, stimolata dal quadrato a Nettuno, predilige il canale razionale e logico per imbrigliare il mondo della fantasia e dell'intuizione entro confini scientifici.
Questo approccio del tutto singolare non mancherà di suscitare numerose reazioni, per lo più venate di scetticismo se non di aperta denigrazione.
In particolare, vengono prese di mira le sue teorie sulla sessualità, e soprattutto vi furono delle reazioni indignate nei confronti delle scoperte "scandalose" circa le dinamiche della sessualità infantile (ricordiamo la definizione del bambino come "essere perverso-polimorfo" = Luna in ottava casa).
Questo aspetto così importante della vita umana è senz'altro sentito in maniera fortissima dal nostro Freud, grazie alle componenti Toro-Scorpione che segnano il suo oroscopo di nascita, e su di esso baserà gran parte della sua ricerca, senza curarsi più di tanto se per farlo dovrà opporsi alla mentalità retrograda e bigotta che lo circonda, mettendo appunto in evidenza come le pulsioni che stanno alla base della vita siano principalmente di natura sessuale (la famosa libido, ben rappresentata dal suo insaziabile Giove in quinta casa).
Nel 1904 scrive "Psicopatologia della vita quotidiana" che col precedente costituirà la partenza per una prima teoria dell'inconscio basata sulle nozioni di sogno, atto mancato e sintomo nevrotico (di nuovo tutte simbologie legate al quadrato Luna/Gemelli-Nettuno/Pesci).
Nel 1909 viene invitato negli Stati Uniti, a New York, dove nasce per la prima volta l'idea di una internazionale di psicanalisti, che vedrà poi la luce l'anno successivo in Europa.
Nel 1910 infatti partecipa attivamente all'organizzazione del primo Congresso di Psicanalisi a Noriberga, assieme a Jung, Ferenczi, Adler e Stekel e qui espone il suo punto di vista sulle prospettive future della teoria psicoanalitica.
Sempre dello stesso anno è la sua prima psico-biografia: "Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci", un piccolo saggio dove, analizzando un sogno dell'artista che Leonardo stesso riporta come ricordo d'infanzia, in uno scritto arrivato sino a noi, giunge a dare una chiave di lettura della natura enigmatica di Leonardo e della sua fragilità caratteriale.
Nel 1913 diede poi alle stampe "Totem e Tabù" dove indagherà il rapporto col padre, nel mito di Edipo, il parricidio originario, sia a livello antropologico che come genesi di molte nevrosi.
Da questo punto di vista il quadrato a T di Saturno con Giove e Marte (opposti tra loro) nel suo tema natale è fortemente indicativo, denotando una dinamica conflittuale profonda con l'autorità ed una innegabile frustrazione di fondo nella gestione delle componenti paterne introiettate, con cui Freud non riesce a relazionarsi serenamente (per Lisa Morpurgo il Toro è il segno femminile per eccellenza, simbolo della vittoria del Matriarcato sul Patriarcato).
Nel 1920 con "Al di là del principio del piacere" e "L'Io e l'Es" del 1922, inizierà una nuova fase di ricerche, che mettono in gioco il concetto di pulsione di morte e mostrano l'Io come funzione emergente da un crogiuolo di pulsioni, il cui carattere pre-personale Freud esprime con il pronome neutro tedesco "Id" o Es: "la voce della natura nell'animo dell'uomo", una tematica molto cara a tutti i Tori questa del rapporto con madre natura che vede tra gli istinti primari dell'uomo quello sessuale o "libido", fonte di incredibili energie psichiche e dunque all'origine di molte manifestazioni creative della civiltà umana, mediante un processo che egli spiega e definisce col termine di "sublimazione" (probabile traduzione letterale della sua congiunzione Venere/Plutone).
Nel 1926 conosce Albert Einstein con cui assieme, nel 1933, su richiesta della Società delle Nazioni, scriverà un saggio sotto forma di discussione sul perché della guerra dimostrando, al contrario di Einstein, un profondo pragmatismo, (tipico del suo segno di nascita e della congiunzione Sole-Urano), affiancato ad una visione cinica dell'umanità (offerta dal suo Ascendente), affermando l'impossibilità della fine delle guerre, in quanto l'aggressività, fondamento di ogni guerra, è radicata indissolubilmente nell'uomo (e il suo Marte in Bilancia, fortemente leso, in undicesima casa, testimonia egregiamente tale punto di vista freddamente lucido, scanzonato e disilluso circa l'aggressività umana).
Le origini ebree di Freud iniziano a costituire un serio problema nel 1930, anno in cui il suo nome entra nella lista nera degli autori di opere che devono essere mandate al rogo.
Ma nonostante le ripetute minacce e provocazioni ricevute da parte delle S.S., Freud dimostra un incredibile coraggio e sprezzo del pericolo, consono alle sue valenze scorpioniche, ironizzando sull'accaduto con la famosa frase: "A quale grande progresso stiamo assistendo: nel Medio Evo avrebbero bruciato me; oggi si accontentano di bruciare i miei libri...".
La situazione però si aggrava definitivamente a partire dal 1938, anno in cui l'Austria è annessa al Terzo Reich: quattro sorelle di Freud muoiono nei campi di sterminio, mentre la figlia Anna viene sequestrata dalla Gestapo.
Vedendo minacciata l'incolumità dei suoi affetti più cari, che per un Toro sono la vita stessa, pur di preservarli finirà per accettare quello che, per il segno più legato in assoluto al proprio territorio, è la peggiore delle sciagure, ovvero l'esilio.
Così Freud si convince a lasciare Vienna: il 4 giugno del 1938, accompagnato dalla moglie Martha e dalla figlia Anna, che nel frattempo era stata rilasciata, parte per Londra, facendo una breve tappa a Parigi.
Non è improbabile che proprio questo sradicamento dal suo ambiente contribuirà dunque seriamente all'aggravamento delle sue condizioni fisiche nei mesi successivi.
A Londra conoscerà il pittore Salvador Dalì, grazie al quale cambierà (forse per la prima volta nella sua vita) le proprie opinioni critiche riguardo il Surrealismo (corrente culturale fondata nel 1924 da André Breton, proprio in seguito alla lettura de "L'interpretazione dei sogni" dello stesso Freud).
Sigmund Freud morirà a Londra il 23 settembre 1939, in seguito ad un' overdose di morfina (di nuovo emerge la simbologia della quadratura Luna-Nettuno) somministratagli (dietro sua esplicita richiesta) dal medico curante Shurt, per l'esito di un tumore maligno alla gola (il Toro presiede proprio alla gola, alle corde vocali e alla voce) che lo aveva colpito 16 anni prima e che gli era costato ben 33 interventi chirurgici, causato quasi certamente dalla sua inveterata abitudine a fumare ben 20 sigari al giorno (espressione dell'insaziabile oralità taurina, rappresentata oltretutto da quel Giove leso in quinta casa).

Nessun commento: