

I problemi comunemente riportati dai proprietari, perché sono quelli che maggiormente colpiscono l'attenzione, interessano per lo più cambiamenti nella vita di relazione del loro beniamino e comprendono:
-calo dell’attenzione e diminuzione dell’attività fisica (il cane passa molto più tempo dormendo e diventa inevitabilmente più sedentario),
-incapacità a salire e scendere le scale,
-tendenza a smarrirsi e perdita di orientamento,
-disturbi del ciclo sonno/veglia.

Analogamente, alcuni soggetti perdono la capacità di salire e scendere normalmente le scale , anche in assenza di disturbi muscolo-scheletrici o visivi.
I disturbi del ciclo sonno/veglia sono i più problematici per i proprietari, quando ad esempio il cane sveglia ripetutamente il padrone durante la notte, specialmente con vocalizzazioni persistenti.

Altri ancora sviluppano un ciclo alterato, per cui dormono durante il giorno mentre sono attivi ed irrequieti durante la notte.
Alcuni cani sviluppano incontinenza urinaria e/o fecale in assenza di disturbi urogenitali o sistemici, e questo si manifesta al proprietario con la perdita delle modalità di eliminazione insegnate.
Molti proprietari riferiscono che il loro cane è molto meno interattivo con loro, e risponde con molto minor entusiasmo ai saluti; alcuni soggetti apparentemente non riconoscono più il loro nome o le persone familiari.

a)-Il cane anziano sviluppa molti aspetti neuropatologici simili a quelli osservati nell’invecchiamento cerebrale umano, come le placche senili, modificazioni cerebrovascolari ed alterazioni neuronali.
b)-La Medicina Veterinaria ha identificato una sindrome clinica caratterizzata da disturbi cognitivi correlati all’invecchiamento, come perdita dell’orientamento, dell’attenzione e disturbi del sonno.
c)-I test neuropsicologici sulle funzioni cognitive rivelano disfunzioni relative a diversi tipi di attività cognitive nel cane anziano.
d)-Infine, il livello di accumulo di proteina ß-amiloide è correlato al grado di disfunzione cognitiva in test basati sulle capacità di conoscenza nel cane anziano.

Il sistema immunitario, poi, diminuisce la sua efficienza rendendo l'animale maggiormente predisposto a malattie di origine virale.

La funzionalità epatica diminuisce, e anche l'apparato respiratorio subisce modificazioni, come l'apparato cardiocircolatorio.
L'apparato muscolo-scheletrico è sicuramente - e ciò è facilmente riscontrabile anche a occhio nudo - quello che subisce i danni più evidenti.
Le masse muscolari, infatti, si riducono, e la diminuzione funzionale può, a un esame più attento, rivelare un'atrofia delle fibre muscolari.


L'invecchiamento delle cartilagini comporta, invece, importanti modificazioni dello scheletro: l'artrosi, la lassità del tessuto muscolare e la perdita di elasticità della lamina ossea possono aumentare le sollecitazioni meccaniche a danno delle articolazioni.
La funzionalità renale perde progressivamente il suo potere.

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