giovedì 29 gennaio 2009

Aspetti e transiti planetari (quinta parte)

Terminiamo la trattazione tecnica dell'argomento dei transiti parlando oggi dei pianeti isolati, dell'accumulo di pianeti e della distribuzione degli aspetti.

I pianeti isolati
Sebbene, nella maggioranza dei casi, i pianeti formino aspetti tra loro, la presenza di uno o più pianeti isolati in un tema natale è tutt'altro che infrequente, e la loro analisi non va trascurata.
Un pianeta che non abbia rapporti d'aspetto con altri pianeti tende a diventare un elemento disponibile nel tema zodiacale; con questo si intende dire che sia i nuovi valori intrinseci che la sua ricettività ai transiti, sono molto meno autonomi e definiti.
L'isolamento è a volte indice di debolezza dell'influsso del pianeta stesso ed a volte, letteralmente, indice di solitudine del valore da esso rappresentato, e della sua difficoltà ad inserirsi nello schema degli altri valori, in altri casi lega esclusivamente e quasi ossessivamente la sua influenza ai soli gradi zodiacali da esso occupati e la loro simbologia.
Non è un gioco di parole dire che un Sole isolato, in un tema natale, corrisponde spesso ad un destino di solitudine, voluta o no, morale o materiale.
Inoltre, un pianeta che non sia riscattato da rapporti con altri pianeti in altri segno o case, tende a essere molto più legato al segno e alla casa che occupa, il che spesso ha un effetto restrittivo: un Mercurio isolato in casa sesta diventa troppo domestico e impiegatizio, mentre isolato in casa ottava, diventa troppo timoroso (a volte ossessionato dall'idea della morte) e disancorato dalla realtà circostante, senza un sano contrappeso intellettuale. La diagnosi di questi pianeti isolati non è comunque facile, e va elaborata, se possibile, con un attento esame delle loro reazioni ai transiti, nonché del loro effetto sugli altri pianeti nel corso del proprio transito.
Abbastanza eccezionali, invece, sono i temi natali dove la gran parte dei pianeti non forma aspetti. Di solito tali temi natali si rivelano sfuggenti all'esame, così come le persone a cui appartengono si rivelano spesso sfuggenti ad una definizione precisa. Quando le forze zodiacali, e dunque vitali, sono slegate, senza rapporti tra loro, vaganti alla mercé della posizione stagionale o ciclica, ben di rado ci troveremo di fronte ad una forte personalità. Le sue caratteristiche potranno essere rilevate dall'analisi dei pianeti nei segni e nelle case; ma il quadro risulterà quasi sempre opaco, anche se non privo di interesse.

L'accumulo di pianeti o stellium
E' il fenomeno opposto quello dei pianeti dispersi e isolati e si verifica quando parecchi pianeti si ammassano nello spazio di pochi gradi. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, l'accumulo è tendenzialmente indice di debolezza perché limita la possibilità di un'equa distribuzione delle forze vitali nello Zodiaco e le rende al tempo stesso più vulnerabili da transiti o da afflizioni collaterali.
Esistono tuttavia diversi tipi di accumulo che si prestano a diverse interpretazioni:
1) Accumulo di valori non affini nello stesso segno e nella stessa casa, isolato dal contesto del tema: tende ad essere effettivamente indice di debolezza ed opacità.
2) Accumulo di valori non affini nello stesso segno e nella stessa casa, ma appoggiato da aspetti collaterali (anche negativi) che riscattino o frenino alcuni dei valori in gioco lasciando maggiore libertà d'azione agli altri: tende ad essere più attivo e meno opaco del precedente.
3) Accumulo di valori non affini in segni o case contigue: la distribuzione è leggermente più equa (specie se avviene tra due segni) e reagisce meglio sia all'isolamento sia agli aspetti collaterali.
4) Accumulo di valori affini nello stesso segno e nella stessa casa, o in segni e case contigui: può essere indice di grande forza, specie se appoggiato da buoni valori collaterali. Tale forza tuttavia tende ad essere unilaterale (in certi casi anche monomaniacale), implacabilmente indirizzata verso uno scopo ben preciso.
La distribuzione degli aspetti
E' strettamente legata alla distribuzione dei pianeti, e vale quanto è stato già detto in proposito. Si può tuttavia verificare il caso in cui tutti gli aspetti si trovino in una metà dello Zodiaco mentre nell'altra rimangano uno o più pianeti isolati. Tali pianeti rischiano di diventare così fonte di debolezza (relativa specialmente al settore occupato) e di capricciosità. Se rapidi, sono vulnerabili ai transiti negativi; se lenti, possono rivelarsi insidiosamente pericolosi nei loro stessi transiti sugli altri punti del tema. Particolarmente forte invece, a volte quasi ossessiva, può rivelarsi l'influenza di un aspetto che abbia un unico polo in una metà dello Zodiaco mentre tutti gli altri aspetti sono accumulati nell'altra.
In chiusura mi preme ricordare che gli aspetti di transito tollerano un arrotondamento molto minore degli aspetti radicali: mentre per questi ultimi infatti si passa da una tolleranza di 2° per il semisestile a una tolleranza di 10° per la congiunzione, l'effetto di un pianeta transitante inizia a farsi sentire solo con 2° al massimo di arrotondamento, sia che esso si trovi indifferentemente al sestile o all'opposizione del pianeta radicale considerato.
La precisione dell'aspetto di transito quindi (ossia la reale distanza di 0, 30, 60, 90, 120 o 180 gradi) ha un suo peso fortissimo, cronologicamente parlando, sulla realizzazione degli avvenimenti ad esso connessi.

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