giovedì 31 luglio 2008

Possibile che tanti cani siano diventati improvvisamente aggressivi?

Anche se con un po' di giorni di ritardo volevo comunque riportare un comunicato Asetra risalente all'11 luglio scorso, dove si commentano i provvedimenti allo studio del nuovo governo circa il tentativo di controllare il problema dell'aggressività dei cani nei confronti dell'uomo, una notizia che a quanto pare puntualmente compare con una insistenza a dir poco sospetta in determinati periodi dell'anno, come l'ultimo grave episodio di aggressione del 14 luglio scorso, la cui notizia ha avuto un risalto enorme sui mass media, per le tristi conseguenze occorse, in quanto ha portato alla morte di una pensionata assalita dal pitbull del figlio in un appartamento nel pieno centro di Sassari; e quindi l'estrema gravità del fatto effettivamente sembrerebbe giustificare l'enorme clamore suscitato da tale notizia. Solo che certe notizie date in questo modo, sono più dannose che utili.Sarebbe davvero interessante invece conoscere tutti i risvolti di simili vicende, proprio per capire le cause scatenanti e i motivi per cui un cane, notoriamente il miglior amico dell'uomo, sembra improvvisamente impazzire arrivando ad aggredire persino il proprietario.
In questo caso ad esempio sembra che la donna 77enne avesse, 30 anni prima, ucciso il marito nel sonno con un tubo di ferro, in un raptus di follia, e che il figlio tenesse legati i tre cani in loro possesso (un maremmano di proprietà della madre stessa, un incrocio x pitbull e il pitbull in questione) proprio nell'ingresso dell'abitazione.
Sembra inoltre che questi cani già in passato abbiano manifestato altri episodi di aggressività, sicuri campanelli d'allarme per una persona accorta e preparata, per cui l'accaduto si sarebbe potuto benissimo evitare con un minimo di buon senso, lungimiranza e conoscenza dell'argomento.
Tutti coloro i quali si occupano di medicina comportamentale sanno infatti che le posizioni di passaggio, com'è appunto un ingresso, rappresentano posizioni strategiche di controllo pericolosamente privilegiate per un cane, soprattutto se sociopatico e con relativi problemi gerarchici, senza contare poi il fatto che gli stessi a quanto pare erano anche legati, il che se possibile ne accresceva ancora di più la pericolosità, in quanto in tali condizioni ogni movimento risulta ostacolato e falsato oltre che ovviamente impedita la fuga....
Insomma sarebbe forse opportuno approfondire meglio tutte le notizie; ma in particolar modo quelle di tal genere, che risvegliano paure ataviche e smuovono fobie dell'incoscio collettivo sulla scia delle quali poi guarda caso vengono presi provvedimenti ed emesse leggi che hanno davvero molto poco di scientifico e razionale, ma sono volte stupidamente solo a tranquillizzare l'opinione pubblica, con altisonanti proclami e demagogici sproloqui. Comunque questo è il comunicato Asetra in questione: "Siamo stati informati che, nell'ambito della neonata commissione ministeriale voluta dal Sottosegretario Martini volta a definire la questione "aggressività dei cani" superando le passate Ordinanze, è stato proposto con energia di istituire l'obbligo per tutti gli aspiranti proprietari di un cane, di qualsivoglia origine (allevamento, cucciolate di privati o canile-rifugio) di seguire un corso di 8 ore, seguito da esame e rilascio di un patentino.
Attestato da depositare poi presso l'ufficio del Sindaco del Comune di residenza.
Desideriamo rendere noto a tutti che ASETRA si dissocia con la massima risolutezza da un tale sistema poliziesco, contrario alla storia stessa di uomini e cani, storia testimoniata da molte migliaia d'anni di impronte lasciate negli innumerevoli sentieri percorsi insieme nel lunghissimo periodo trascorso coevolvendosi per poter essere più adatti gli uni verso gli altri.
Simili proposte sono sintomo di un atteggiamento malato nei confronti della relazione con gli animali, vista ormai come avulsa dalle inclinazioni spontanee di cui siamo dotati proprio grazie al nostro passato.
Avere un cane è -o dovrebbe essere - la cosa più naturale del mondo così come è buona pratica allevarlo ed educarlo col buon senso del padre di famiglia.

Per questo nel mondo esistono 400 milioni di cani domestici e, nelle città occidentali, questi sono spesso l’ultimo cordone ombelicale con il mondo degli animali, soprattutto per i bambini, costretti a crescere in un ambiente artificioso e artificiale."
E in chiusura mi piacerebbe riportare la prefazione del libro di Johel Dehasse "Il cane aggressivo", dove l'immaginazione del collega belga fa parlare proprio un cane:
"Io sono un cane, io sono un predatore, io mordo. Questo è nella mia natura.
Beninteso, io controllo i miei morsi, non mordo a casaccio, non mordo in qualunque momento e chichessia"

Il cane scuote la testa, rattristato, e riprende:
"Sono aggressivo? Sono pericoloso? Alcuni miei simili sono poco frequentabili, poco raccomandabili. Però noi viviamo in buona armonia con voi, esseri umani, da quindicimila anni.
Sì, alcuni cani hanno mangiato persone. E alcune persone hanno mangiato dei cani.
Siamo entrambi specie predatrici.
Tuttavia, per quel che ci riguarda, noi non abbiamo più il nostro libero arbitrio.
Siete voi che decidete chi si riprodurrà e con chi, in quali condizioni saremo allevati...non pensate che ci sia la vostra parte di responsabilità se di tanto in tanto un cane maltratta un essere umano?"

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