martedì 23 dicembre 2008

Aspetti e transiti planetari (terza parte)

Con l'appuntamento dell'argomento astrologico odierno siamo giunti alla seconda fase dell'esame degli aspetti, consistente in una vera e propria sintesi logica che, tenendo conto di tutti gli elementi raccolti durante l'analisi preliminare che abbiamo visto nei due post precedenti, deve coordinarli nella visione generale del tema di nascita.
Come accennato in conclusione del secondo post dedicato a questo argomento, tale sintesi sfugge ovviamente ad uno schema di regole specifiche, perché richiederebbe una tale mole di precisazioni casistiche da essere veramente impensabile. Basti pensare che gli aspetti, nella loro pura definizione geometrica, sono il presupposto di infinite combinazioni, modificabili a loro volta da infinite sfumature.
In pratica, tanto per fare un esempio, non esiste un quadrato Marte-Giove in sé; ma esiste un quadrato tra Marte in un dato segno e in una data casa, e Giove in un dato segno e in una data casa. E i due pianeti in questione possono ricevere a loro volta da altri punti del tema natale altri aspetti che rafforzano o indeboliscono il loro rapporto reciproco.
Infine tale quadrato, pur poggiando sugli stessi segni e le stesse case, può avere un significato molto diverso a seconda se il soggetto ha il Sole di nascita in Capricorno o in Cancro.
Da questa premessa si evince che solo la logica deduttiva e l'esperienza sono le vere guide in questa fase dell'esame astrologico, ma vediamo di prendere in considerazione almeno dei principi fondamentali cui attenersi per evitare di perderci nella vastità dei dati da analizzare:
1) - Come prima cosa dobbiamo tener presente che i pianeti conservano sempre una certa influenza sui segni del loro domicilio ed esaltazione, anche se occupano segni diversi.
2) - Inoltre i pianeti conservano altresì una certa influenza (sebbene di intensità inferiore che nel caso precedente) anche sulla casa di cui sono simbolicamente signori.
3) - Qualsiasi aspetto che coinvolga un pianeta domiciliato in un dato segno va visto nel suo possibile riflesso su tale segno (anche se non è toccato dall'aspetto stesso), nonché sulla casa occupata da tale segno. Prendendo come esempio il quadrato considerato nello scorso post, che si forma tra Nettuno in Leone e in casa prima, e Giove in Scorpione e in casa quarta, dovremo considerare che la sua influenza si estenderà marginalmente anche sulla casa quinta occupata dal Sagittario e sulla casa ottava occupata dai Pesci, e anzi in questo caso l'influenza sarà ancora più pronunciata perché ambedue i pianeti formanti aspetto sono signori dei due segni presi in considerazione.
4) - Qualsiasi pianeta formante aspetto che si trovi nel proprio domicilio o nella propria esaltazione avrà tendenzialmente un peso maggiore nell'aspetto stesso.
5) - Qualsiasi pianeta formante aspetto si trovi nel proprio esilio o caduta si inserirà tendenzialmente in modo meno preciso e coerente nello schema di influenze dell'aspetto stesso.
6) - Qualsiasi aspetto va inserito nello schema dei valori dominanti o carenti del tema e giudicato in base ad essi: una Luna afflitta può essere più grave per un nativo del Cancro o dei Pesci che per un nativo dell'Aquario o dell'Ariete; ma torna ad avere una certa gravità, almeno caratteriale, per un nativo del Capricorno, che presenta già tendenzialmente una carenza lunare.
Lo stesso ragionamento è valido per tutti i pianeti e va seguito caso per caso con estrema cura, evitando generalizzazioni e le idee preconcette.
Quel che conta maggiormente nello Zodiaco, e dunque in ogni tema natale, è l'equilibrio delle forze, l'armonia degli elementi vitali, o almeno la loro pacifica convivenza.
7) - Qualsiasi aspetto va visto nella gamma dei suoi possibili effetti, tenendo conto che nessuno di essi, pur manifestandosi in forma più appariscente, esclude gli altri.
Per esempio: un quadrato Marte-Urano può influire sull'aggressività e sulla forza di decisione (indebolendole) e al tempo stesso può predisporre a incidenti alle mani, nonché ad una morte accidentale o violenta.
Le case e i segni su cui poggiano i pianeti chiariscono, rafforzando o attenuando, la "direzione" delle varie influenze. Nel caso citato sopra, gli incidenti alle mani saranno più probabili, o più gravi, se Marte o Urano si trovano in casa sesta, o in Vergine, mentre la possibilità di morte violenta si accentua se Marte o Urano si trovano in casa ottava, o siano signori di tale casa; e ancora tale rischio aumenterà se il quadrato poggia tra l'ottava e la quinta, si attenuerà invece se il quadrato poggia tra l'ottava e l'undicesima.
Saranno poi i transiti, come vedremo, a determinare il profilarsi più preciso delle influenze degli aspetti, o il loro scatto decisivo.

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