martedì 2 dicembre 2008

CONSIGLI PRATICI PER UNA CORRETTA GESTIONE DEL GATTINO APPENA ADOTTATO

Per non fare figli e figliastri, mi sembra giusto a questo punto dire qualcosa anche su come comportarsi in caso di adozione di un gattino, visto che il mese scorso ho trattato l'argomento dell'adozione del cucciolo, sempre ovviamente avvalendomi del lavoro di Sabrina Giussani e Raimondo Colangeli, impareggiabili colleghi comportamentalisti, nonché autori del libro "Medicina comportamentale del cane e del gatto" (ormai una vera e propria pietra miliare del settore) da cui è tratto questo concentrato di consigli pratici.
Spero così di fornire utili informazioni per valutare la normalità o meno del comportamento del micetto e soprattutto per evitare errori madornali nella sua gestione, una volta che lo si è accolto in casa.
Vediamo dunque punto per punto quali sono le cose più importanti da sapere:
  • Almeno nelle prime 4 settimane successive all'adozione, utilizzare i feromoni d'identificazione di sintesi, collocando il diffusore ambientale nel posto dove risiede maggiormente il gattino. In questo modo esso supererà più facilmente lo stress dovuto alla separazione della madre, al cambiamento di ambiente e alla presenza di una nuova famiglia. Il messaggio trasmesso sarà: va tutto bene, la mamma è qui!
  • Lasciare tutte le porte dell'abitazione aperte, in modo che il gattino possa muoversi liberamente in tutti i locali, sia durante il giorno che durante la notte. Probabilmente, durante le prime notti, il gattino si sveglierà e giocherà saltando sul letto dei proprietari. E' necessario attendere qualche settimana, in modo che il piccolo possa adattarsi ai ritmi di vita della famiglia. L'utilizzo dei feromoni di identificazione (come sopra) favorirà un sonno più tranquillo.
  • Collocare ad un'altezza di 30-40 cm dal pavimento un dispenser, contenente cibo secco di buona qualità: i croccantini devono essere lasciati sempre a disposizione (alimentazione ad libitum). Se il proprietario lo desidera, è possibile somministrare anche un cucchiaino di cibo umido (scatolette) 2 volte al giorno.
  • In una stanza differente da quella in cui posto il cibo, è necessario predisporre almeno 2 cassette riempite con minimo 5 cm di apposito granulato (è opportuno scegliere una lettiera non deodorata, ma costituita da semplice sepiolite, mediamente agglomerante).
  • Acquistare un trasportino in plastica e lasciarlo sempre a disposizione del gattino in casa. Il proprietario potrà collocarvi del cibo e un morbido cuscino, in modo che il piccolo entri nel trasportino con tranquillità e non lo associ soltanto agli spostamenti dal veterinario...In seguito, almeno una volta la settimana, sarà opportuno utilizzarlo, percorrendo con l'animale un breve tragitto in automobile, così che si abitui anche ai viaggi in auto.
  • Favorire il contatto con bambini, uomini, donne, anziani e persone di tutte le razze, per perfezionare la tolleranza al contatto.
  • Produrre una grande quantità di rumori all'interno dell'appartamento, utilizzando l'aspirapolvere, il trapano, il phon, accendendo la radio e la TV , così che il gattino sia esposto a tutto il set di rumori che potrebbe udire durante la sua vita, in maniera tale che li conosca per tempo e li consideri poi normali anche da adulto.
  • Nel gattino l'apprendimento avviene grazie all'utilizzo dei premi (carezze, voce dolce, cibo, ecc.) e delle punizioni etologiche (piccoli colpetti sul naso o graffi sull'addome).
  • Ricordiamoci però che un premio deve essere somministrato al termine dell'azione desiderata, per esempio, appena scende dal tavolo quando gli viene richiesto. E così la punizione che deve essere inferta durante l'azione indesiderata, per esempio, quando il gattino mordicchia o sfodera le unghie durante il gioco con il proprietario...e interrotta non appena il gattino si rilassa.
  • A questo proposito va ricordato che, come il cane, anche il gatto non riesce a mettere in relazione un premio o una punizione con un'azione effettuata in precedenza, pertanto è inutile usare premi o punizioni a posteriori.
  • Infine per favorire l'avvicinamento del gattino, quando chiamato, è necessario accucciarsi e utilizzare un tono di voce dolce, quindi ricompensarlo appena arriva. E' opportuno ricordare che il piccolo non sa che deve venire quando chiamato e quindi sgridarlo se dovesse ritardare significa punire il gattino che si è avvicinato al proprietario. Come conseguenza pertanto tenderà a non avvicinarsi ai richiami successivi. Attenzione dunque con le tempistiche per quanto riguarda le punizioni e i premi!

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