

Come per qualsiasi altro problema comportamentale il primo passo per una corretta diagnosi e il relativo successo terapeutico consiste nell'escludere una qualsiasi eziologia medica sottostante o fattore contribuente, attraverso la raccolta di un'accurata anamnesi comportamentale e clinica, con la stesura di un elenco di possibili diagnosi differenziali, onde individuare un sospetto diagnostico plausibile.


Si tratta di guidare il proprietario evitando che questi dia, com'è abbastanza frequente che accada, un'interpretazione personale e spesso fuorviante dei fatti.

L'anamnesi comportamentale di base in casi di aggressività deve comprendere poi la descrizione degli episodi recenti del comportamento indesiderato, l'insorgenza e la durata del problema, le circostanze che portano agli eventi aggressivi, le vittime o i bersagli dell'aggressione, il numero di episodi e la gravità degli attacchi (c'è stata lacerazione della cute? La vittima ha avuto bisogno di ricorrere a cure mediche?).
Poiché molti casi di aggressività felina sono fortemente correlati ad attriti sociali fra gatti dello stesso nucleo famigliare, è necessario ottenere tutte le informazioni relative agli altri felini che vivono in casa.


Per quanto riguarda poi la suddivisione schematica dell'aggressività felina in categorie, in realtà allo stato attuale dell'arte ancora non esistono criteri diagnostici accettati uniformemente dalle due scuole principali (europea e americana); ma torna comunque utile tener conto delle diagnosi descrittive e fenomenologiche.

- aggressività da paura o da difesa
- aggressività ludica e predatoria
- aggressività assertiva o da irritazione
- aggressività correlata al dolore
- aggressività reindirizzata
- aggressività intraspecifica (tra gatti)
La natura delle reazioni aggressive del gatto è strettamente correlata alle reazioni naturali e ai sistemi sociali che questo predatore solitario possiede allo stato selvatico. Ma dal momento che il gatto ha un'ampia gamma di impercettibili espressioni facciali e posturali sviluppate nel corso della sua evoluzione per evitare lo scontro fisico diretto, comprese tutta una serie di vocalizzazioni che sottolineano ulteriormente la comunicazione c.d prossemica, è fondamentale imparare a leggere tali segnali per prevenire l'attacco e possibilmente evitarlo.
Ricordiamo anche che spesso la soglia della reazione aggressiva può abbassarsi a causa di fattori stressanti interni o esterni che, una volta individuati, andrebbero, per quanto possibile, rimossi.
In ogni caso vale la pena ricordare qui che il comportamento aggressivo ha un'origine multifattoriale e questo spiega il perché un approccio troppo semplicistico al problema rischia di dar luogo a pericolose sottovalutazioni e conseguenti insuccessi terapeutici, pertanto ogni caso costituisce una realtà a sé e va attentamente vagliato e valutato, per individuare il trattamento più adeguato al contesto specifico.
Ricordiamo anche che spesso la soglia della reazione aggressiva può abbassarsi a causa di fattori stressanti interni o esterni che, una volta individuati, andrebbero, per quanto possibile, rimossi.

Nessun commento:
Posta un commento