

In sezione le cisti invadono la corticale, la midollare e la papilla.

L'insieme di questo quadro prende allora il nome di malattia policistica, conosciuta anche nell'uomo, dove il carattere autosomico dominante (forma adulta) o recessivo (forma infantile) è perfettamente dimostrato.

Nel gatto sembra che il Rene Policistico sia collegato alle forme autosomiche dominanti umane.

Il soggetto viene spesso portato per anoressia, affaticabilità, disidratazione e dimagramento; più tardi compaiono poliuria-polidipsia e disturbi digestivi (vomito e diarrea), che di fatto sono causati dall'evoluzione parallela di un'insufficienza renale cronica associata allo sviluppo delle cisti, che a poco a poco comprimono il parenchima renale causandone la distruzione.
A volte ai sintomi sopra elencati si aggiunge ematuria (urinazione emorragica).


Il peso specifico delle urine è diminuito solo in caso di insufficienza renale avanzata (valore uguale o inferiore a 1.015) e contemporaneamente, con l'emocromo, si può registrare un'anemia scarsamente o affatto rigenerativa.

- un reperto anomalo alla palpazione dei reni, che mostra un aumento del loro volume e/o un'irregolarità della loro superficie
- l'esistenza di un'insufficienza renale cronica
- un'ematuria senza disuria (difficoltà ad urinare)

Attualmente la diagnosi di certezza viene effettuata grazie alla realizzazione di un'ecografia renale.
Le immagini di cisti renali infatti sono molto caratteristiche: si osservano cavità anecogene di grandezza variabile nel parenchima renale e soprattutto nella corticale del rene.
In alcuni casi il contenuto delle cisti sembra eterogeneo e particolato: si tratta allora di cisti infettate, con un contenuto purulento oppure ematico.
Infine nel parenchima renale possono comparire calcificazioni, sotto forma di zone iperecogene, accompagnate da coni d'ombra: si tratta di calcificazioni localizzate.
In tutti i casi, l'ecografia dei reni deve essere completata da un'ecografia addominale in cui si indaghino anche il fegato ed il pancreas, per individuare l'eventuale presenza di cisti anche in questi organi o anomalie del diaframma.
Per quanto riguarda la prognosi purtroppo questa rimane sempre estremamente riservata, tenuto conto della sua evoluzione verso un'insufficienza renale cronica.
La terapia è soltanto palliativa: si tratta fondamentalmente di rallentare l'evoluzione verso l'insufficienza renale o curare quest'ultima, se già presente.
La cosa importante è esaminare ecograficamente i fratelli o i genitori dei gatti colpiti, perché potrebbero essere affetti da una forma asintomatica o subclinica della malattia.
Il riconoscimento precoce della condizione patologica permetterebbe di avviare subito la terapia di sostegno alla funzione renale.
Inoltre i gatti colpiti andrebbero esclusi immediatamente dalla riproduzione, proprio per il carattere ereditario della malattia che penalizzerebbe altrimenti la discendenza.
Le immagini di cisti renali infatti sono molto caratteristiche: si osservano cavità anecogene di grandezza variabile nel parenchima renale e soprattutto nella corticale del rene.

Infine nel parenchima renale possono comparire calcificazioni, sotto forma di zone iperecogene, accompagnate da coni d'ombra: si tratta di calcificazioni localizzate.

Per quanto riguarda la prognosi purtroppo questa rimane sempre estremamente riservata, tenuto conto della sua evoluzione verso un'insufficienza renale cronica.

La cosa importante è esaminare ecograficamente i fratelli o i genitori dei gatti colpiti, perché potrebbero essere affetti da una forma asintomatica o subclinica della malattia.
Il riconoscimento precoce della condizione patologica permetterebbe di avviare subito la terapia di sostegno alla funzione renale.

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